
"Dove li mettiamo?". E’ questa la domanda che, ancora una volta, il sindaco Muzzarelli rivolge al Governo dopo all’arrivo di altri 47 profughi in città senza nessun tipo di preavviso. Ragazzini, donne e bambini partiti da Lampeduca e ‘scaricati’ direttamente in questura. Le criticità legate in particolare ai minori non accompagnati e, soprattutto, alla loro gestione è ben nota da tempo eppure ieri mattina, a bordo di un pullman sono arrivati i richiedenti asilo, molti dei quali si sono dichiarati minorenni. Tra i nuovi arrivi anche una mamma con un bambino appunto. Subito il gruppo di profughi è stato preso in carico dagli uffici della questura e tutta la mattina personale dell’immigrazione e della scientifica si è dedicato alle attività di identificazione e fotosegnalamento degli stranieri. I profughi verranno successivamente avviati nelle strutture del territorio gestite dalle cooperative ma, è bene ricordarlo, nei giorni scorsi il bando di gara per la gestione dei minori stranieri non accompagnati è andato deserto e Forza Italia ha annunciato un esposto in procura per far luce sui tantissimi bandi andati deserti.
"Mi chiamano di notte dicendomi che ci sono migranti che dormono all’aperto ma che possiamo farci? – tuona il sindaco Muzzarelli – Non sappiamo dove mettere queste persone che non sono delinquenti. Del resto il Governo ce le manda senza dirci chi sono e da dove vengono. Terroristi non saranno poiché i controlli ci sono – sottolinea il primo cittadino – ma non sappiamo se sono piccoli delinquenti che vanno poi a spacciare. L’unico posto a disposizione per ospitarli è la caserma Setti, che risulta già mezza piena. Rischiamo le tendopoli: ho gente che dorme per strada di notte e la situazione sta esplodendo. Sulla gestione dell’accoglienza dei migranti continua la totale irresponsabilità e improvvisazione da parte del Governo. I 47 profughi sono arrivati direttamente dall’hub sovraffollato di Lampedusa – continua il sindaco – e si aggiungono alle revoche dai Cas: 40 persone che per vari motivi, nelle ultime ore, sono state fatte uscire dal sistema dell’accoglienza straordinaria, che ora potrebbe essere revocato anche per diverse famiglie. Ugualmente sono esauriti anche i posti Sai, il Sistema accoglienza integrazione gestito dagli Enti locali. È ormai evidente a tutti la completa assenza di una politica nazionale in grado di gestire i flussi degli arrivi che, in barba ai proclami preelettorali, sono anzi aumentati rispetto allo scorso anno, così come sono diminuiti i rimpatri", ribadisce Muzzarelli che spiega come le corrette relazioni istituzionali col Ministero dell’Interno siano saltate. "Si continua a non informare i sindaci di ciò che accade e di ciò che si sta facendo, agendo in modo completamente scoordinato, con la conseguenza di scaricare insicurezza e sbandamento sociale sui nostri territori e sulle comunità urbane. Siamo venuti a sapere solo questa mattina – continua Muzzarelli – dell’arrivo di persone scaricate in pullman in Questura, direttamente da Lampedusa, senza alcuna informazione o condivisione preventiva da parte del Governo ai Municipi. Inoltre, l’uscita dai Cas e la saturazione dei posti Sai ci consegna un quadro drammatico, con altre persone che si ritrovano in mezzo alla strada e sono, di fatto, irregolari. Il Sai, come abbiamo già detto e scritto al ministro Piantedosi e al commissario Valenti, è una rete da ampliare e potenziare, non da smantellare nel silenzio come sta accadendo negli ultimi mesi. Alle Prefetture e gli Enti locali mancano completamente gli strumenti per gestire la seconda accoglienza, in modo da poter garantire dignità e legalità alle persone giunte in Italia e alle comunità che devono ospitarle".