Militari via dal tribunale: "Priorità alla stazione"

Il presidio dell’esercito in città, messo in dubbio dalla guerra, resta. All’ingresso del palazzo di giustizia rimangono solo le guardie giurate

Migration

La sicurezza sembrava a rischio ma ieri è arrivata l’attesa rassicurazione da parte del sindaco: i militari restano in stazione e non lasciano Modena. Non sarà così – almeno per ora – per il tribunale però: da ieri, infatti, il palazzo di giustizia non è più presidiato dall’esercito. Anche in questo caso le perplessità non sono mancate: alcuni residenti hanno lamentato già dalla mattina l’assenza del presidio in corso Canalgrande, ritenendola una scelta inopportuna. A quanto pare, infatti, a seguito della rimodulazione del progetto decisa a Roma e necessaria a causa della guerra in Ucraina, i militari di Strade Sicure, che presidiano alcuni luoghi sensibili della città in chiave antiterrorismo resteranno a Modena ma saranno destinati ad altri obiettivi, tra cui appunto la stazione ferroviaria. "La disposizione operativa è stata firmata proprio in queste ore", ha annunciato ieri il sindaco in Consiglio Comunale rispondendo a un’interrogazione di Antonio Carpentieri, capogruppo Pd sul tema della sicurezza in autostazione. Sulla conferma della presenza dei militari in stazione il senatore Enrico Aimi, coordinatore Regionale di Forza Italia Emilia-Romagna si dice "lieto che il Ministro dell’Interno abbia ascoltato il mio appello, rivolto con interrogazione parlamentare, così come era già avvenuto nel mese di luglio dell’anno scorso quando entrarono in servizio. Sono sempre molto attento alle questioni che riguardano la sicurezza della città e la sospensione temporanea di tali servizi congiunti mi aveva preoccupato non poco. La stazione è da sempre un luogo particolarmente a rischio – afferma Aimi - e la sorveglianza dei militari costituisce un forte deterrente alla criminalità e un grande ausilio al presidio della Polizia Ferroviaria". In merito invece all’assenza dei militari in tribunale Aimi sottolinea che: "Devono rimanere ovunque: sono di ausilio e una fonte di dissuasione al crimine". Il presidente dell’ordine degli avvocati, Roberto Mariani interviene sul tema affermando che: "I militari sono stati spostati su obiettivi più sensibili. Per quello che riguarda il palazzo di giustizia, sono stati rimodulati gli orari degli addetti alla sorveglianza dal presidente del tribunale e dalla dirigente, in modo da tutelare la sicurezza di tutte le persone che vi accedono. Gli accessi sono presidiati – sottolinea Mariani - quello di via San Vincenzo è stato chiuso e sarà utilizzato solo come varco di uscita in caso di emergenza ma non di ingresso, anche perchè a breve sarà interessato dai lavori. E’ stata invece riorganizzata la presenza del servizio di vigilanza privata, tenendo presente che i militari non ci sono più. E’ stata fatta un’opera di razionalizzazione che non inciderà sulla sicurezza degli utenti del tribunale".

In merito alla sicurezza in zona autostazione Muzzarelli ha concluso: "Per quanto riguarda i controlli di Polizia Locale in zona, nel primo trimestre sono stati effettuati 188 servizi antibullismo e 51 servizi di controllo nel piazzale Primo Maggio. La zona è ‘monitorata’ da 12 le telecamere e altre quattro saranno installate in piazzale Molza, due in piazza Cittadella, una davanti alla Tenda. Grazie ai fondi regionali per riqualificazione e sicurezza, si lavora anche al potenziamento di videosorveglianza e illuminazione in piazzale Primo Maggio e parchetto adiacente".