Minacce, botte un gps sotto l’auto dell’ex: 46enne in manette

L’uomo è accusato di maltrattamenti e stalking. La vittima ha raccontato di averlo lasciato dopo un tentativo di strangolamento

Minacce, botte un gps sotto l’auto dell’ex: 46enne in manette

Minacce, botte un gps sotto l’auto dell’ex: 46enne in manette

L’ha minacciata, maltrattata e picchiata per mesi, arrivando a sbatterle la testa contro al muro o a stringerle le mani al collo fino a farla svenire. Non solo: aveva installato un gps nell’auto della vittima per riuscire a controllare ogni suo spostamento e nella sua vettura, invece, aveva nascosto una mazza da baseball probabilmente nell’intento di colpirla. E’ finito in manette con le accuse di maltrattamenti e stalking, mercoledì, un 46enne di Spilamberto sorpreso in flagranza di reato mentre violava l’ammonimento già emesso dal questore. Oggi nei confronti dell’indagato è previsto l’interrogatorio in carcere. Gli episodi di violenza nei confronti della moglie sarebbero iniziati a febbraio: l’uomo, secondo le accuse, si mostrava nei suoi confronti ossessivamente geloso, controllava il telefono della donna, i suoi spostamenti e le sue frequentazioni. La criticava per come si comportava o si vestiva, minacciava che se si fossero lasciati l’avrebbe ammazzata. La vittima ha denunciato numerosi episodi di violenza: sarebbe stata percossa più volte con calci e pugni e, in un’ occasione, l’imputato le avrebbe datto sbattere la testa contro il muro; in un’altra cadere da uno sgabello causandole la frattura del coccige. A gennaio dello scorso anno la vittima aveva deciso di lasciarlo dopo che l’indagato – sempre secondo la denuncia – le aveva stretto le mani al collo fino a farla svenire davanti al figlioletto. L’indagato aveva però a quel punto iniziato a perseguitarla, costringendola a cambiare la serratura della porta e a ridurre le proprie uscite per timore di incontrare l’ex marito. L’uomo l’avrebbe pedinata e perseguitata quotidianamente fino a martedì scorso quando, dopo averla seguita dal pomeriggio la vittima si era resa conto di avere un gps installato sull’auto. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri che, a seguito di perquisizione, non solo hanno rinvenuto un localizzatore ma anche una mazza da baseball lunga 62 centimetri. Il 46enne è quindi finito in carcere. Intanto ieri un 37enne è stato condannato a quattro anni di carcere, nel processo con rito ordinario per maltrattamenti nei confronti della moglie convivente. Sempre ieri mattina un 45enne di Casalgrande è stato condannato a otto mesi per stalking. L’uomo aveva perseguitato per mesi, nel 2020 il nuovo compagno della ex fidanzata, minacciandolo di morte e tentanto anche di investirlo. Pedr la parte civile, rappresentata dall’avvocato Gianpaolo Verna, è stato stabilito un risarcimento di duemila euro. La sospensione condizionale della pena, per l’imputato è subordinata alla frequentazione del corso antiviolenza per la durata di un anno.

Valentina Reggiani