Minacciò il padre col coltello: assolto dopo aver svolto 200 ore di lavoro alla Croce blu

Mirandola, Il ragazzo era finito nei guai dopo aver litigato in maniera accesa con il genitore. Era stato denunciato ed è stato messo alla prova con successo

Minacciò il padre col coltello: assolto dopo aver svolto 200  ore di lavoro alla Croce blu

Minacciò il padre col coltello: assolto dopo aver svolto 200 ore di lavoro alla Croce blu

Aveva iniziato a litigare in modo particolarmente acceso con il padre, dopo di che la lite coinvolto anche lo zio. Il giovane, all’improvviso, aveva poi afferrato un coltello e minacciato i due uomini. Per questo motivo il ragazzo, marocchino, era finito nei guai con l’accusa di minacce aggravate. Il giovane straniero, però, dopo aver svolto duecento ore di pubblica utilità alla croce blu di San Felice, essendosi comportato bene è stato assolto ieri al processo che lo vedeva imputato. I fatti risalgono all’estate del 2020 e sono avvenuti nell’appartamento delle vittime, a Mirandola. In quell’occasione, appunto, il marocchino aveva iniziato a litigare con il genitore e in difesa dell’uomo era intervenuto il fratello, ovvero lo zio dell’imputato. A quel punto il giovane aveva afferrato dalla cucina un coltello e aveva minacciato entrambe le vittime. I due fratelli avevano così chiamato i carabinieri e denunciato il ragazzo per minacce. Nonostante i parenti avessero poi deciso di ritirare la querela, anche per evitare che il permesso di soggiorno del figlio e nipote fosse a rischio, il reato – essendo ‘aggravato’ dall’uso dell’arma – era andato avanti d’ufficio. Il legale dell’imputato, l’avvocato Marco Valeri aveva chiesto a quel punto la messa alla prova per il proprio assistito. Il giovane ha pagato il proprio debito con la giustizia, svolgendo 200 ore di pubblica utilità alla croce blu di San Felice. Avendo mantenuto un comportamento corretto, ieri il giudice ha dichiarato estinto il reato e quindi assolto l’imputato.

v.r.