
"Sarà la volta buona? L’apertura del Polo culturale in piazza Garibaldi – dice la consigliera comunale Pd Alessandra Mantovani – sembrerebbe ormai imminente, anche se la data non è stata annunciata". Mentre si attende, dopo la consegna delle chiavi del prestigioso e storico complesso oggetto di un corposo intervento post terremoto, di conoscere quando questo spazio diventerà finalmente fruibile al pubblico, il Pd di Mirandola non manca di ricordare che "poche vicende – lamenta Mantovani – sono state gestite maldestramente come quella della ricostruzione della nuova Biblioteca-Polo culturale, con l’interruzione di un servizio durata troppo a lungo, segnata da clamorosi errori di valutazione, senza un’idea certa delle tempistiche e accompagnata da altrettanto maldestri tentativi di giustificazione da parte dell’attuale amministrazione, che in questa vicenda ha chiaramente navigato a vista e male". La decisione di trasformare lo storico liceo-ginnasio Pico in nuovo Polo culturale è stata voluta dai mirandolesi, negli anni immediatamente successivi al terremoto, attraverso un percorso partecipato. "Il cantiere – ricorda polemicamente Mantovani – è stato consegnato nel novembre 2018, durante il mandato della amministrazione Benatti. E se vogliamo fare un po’ di memoria onesta, vale la pena ricordare che l’attuale amministrazione in campagna elettorale si era espressa contro quel progetto, promettendo il ritorno in quegli spazi del liceo Pico. Come sia finita, lo vediamo oggi. E per fortuna, diremmo noi, che, convertiti sulla via di Damasco, hanno evidentemente cambiato idea, perché quella promessa elettorale – e non solo quella – era fumo negli occhi.
Se avremo oggi, dopo tanta attesa, il Polo culturale nel cuore di Mirandola sappiamo che dovremo ringraziare in primo luogo quei cittadini mirandolesi che hanno saputo con lungimiranza e amore immaginare il futuro di questa città".
Alberto Greco