Modena: mistero a San Benedetto Abate, il vescovo sospende i due parroci

"Sollevati" don Giovanni Braglia e Don Dariusz Mikoda, attività pastorali affidate a monsignor Gazzetti

 Via don Braglia e don Mikoda, attività pastorali affidate a monsignor Gazzetti

Via don Braglia e don Mikoda, attività pastorali affidate a monsignor Gazzetti

Thriller nella parrocchia di san Benedetto Abate. Ieri i fedeli sono stati gelati da un messaggio postato sul profilo Facebook della chiesa di piazzetta Dossetti dai sacerdoti che gestiscono la chiesa ’in solidum’, don Giovanni Bragli e don Dariusz Mikoda: "Su ordine di sua eccellenza (il vescovo ndr) da oggi non svolgiamo le funzioni pastorali in questa parrocchia". In pratica non possono neanche più celebrare la messa comunitaria. Un annuncio che ha scatenato una serie di reazioni dei parrocchiani: sono comparsi decine di post in cui i fedeli, molti dei quali da anni frequentano la parrocchia e ora portano lì i loro figli, si interrogavano sui motivi di questa decisione. Un vortice di illazioni che ha indotto a un certo punto gli amministratori del profilo a chiuderlo.

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Il mistero è durato per tutto il giorno e si è ulteriormente infittito dopo che in serata è arrivata una nota ufficiale asciutta della curia, l’Arcidiocesi di Modena e Nonantola, nella quale si comunicava che "don Giovanni Braglia e don Dariusz Mikoda sono stati sollevati dall’ufficio di parroci ‘in solidum’ della parrocchia di San Benedetto Abate in Modena. Le attività pastorali sono affidate al nuovo amministratore parrocchiale, monsignor Giuliano Gazzetti. Si auspica la collaborazione dei fedeli, per arrivare alla ricomposizione dei dissidi che tanta sofferenza hanno provocato". I sacerdoti dunque sono stati definitivamente rimossi.

Ma a quali dissidi fa riferimento l’Arcidiocesi? Secondo alcuni genitori di bambini che frequentano la scuola elementare da circa un anno i due sacerdoti non tenevano più lezioni di religione perché – questa la spiegazione data alle famiglie – "non avevano l’abilitazione all’insegnamento". Infatti ora la materia è affidata a una docente e i due parroci si limitavano a svolgere le attività pastorali nella chiesa frequentata anche dai bambini iscritti alla scuola e dalle loro famiglie. Interpellato in proposito il nuovo amministratore don Gazzetti non si sbottona: "Nei prossimi giorni chiariremo meglio la vicenda", taglia corto.

Da quello che è possibile al momento ricostruire, dietro la vicenda ci sarebbe stato una problema di gestione contabile-amministrativa: in pratica i conti non tornavano.

g.a.