JACOPO GOZZI
Cronaca

Mobilitazione dei lavoratori della Maserati: "Mancano certezze sul futuro della produzione"

Nuovo periodo di cassa integrazione fino al 17 maggio. Ieri summit tra Regione, sindacati e amministratori

Mobilitazione dei lavoratori della Maserati: "Mancano certezze sul futuro della produzione"

Mobilitazione dei lavoratori della Maserati: "Mancano certezze sul futuro della produzione"

Continuano i presìdi dei lavoratori Maserati di Modena in seguito alla proroga del periodo di cassa integrazione che, come comunicato dall’azienda, si protrarrà ininterrottamente dal 17 marzo al 3 maggio, coinvolgendo circa 200 lavoratori. Nel pomeriggio di ieri, gli operai hanno incrociato le braccia in piazza Grande, in concomitanza con l’incontro tra i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, gli amministratori locali e l’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla, nel quale si discutevano le prospettive dello stabilimento di Modena e della casa automobilistica del Tridente. Durante l’incontro le istituzioni hanno preso in carico le richieste dei lavoratori e si sono impegnate a incontrare nuovamente i rappresentanti dei sindacati al termine delle discussioni sul futuro dell’azienda, che saranno affrontate a livello politico nelle prossime settimane.

"Ora che sono terminati i tavoli tecnici – illustra Colla – è stato prodotto un elaborato che verrà discusso nel tavolo politico convocato dal Ministero con le Regioni nelle quali si trovano gli stabilimenti di Stellantis, tra cui l’Emilia-Romagna. In quel testo, ho chiesto formalmente di aprire una discussione specifica su Maserati e sulle auto di lusso, per capire quale piano di sviluppo industriale ci sia nella Motor Valley di Modena". "Credo che a Modena – prosegue Colla – le condizioni per vedere la rinascita di uno stabilimento con qualità, storia e competenze così significative, ci siano. Oggi è importante che l’azienda riesca a mantenere attivo il settore di ricerca e sviluppo vicino allo stabilimento di produzione: quando si perdono i ricercatori, la manifattura soffre e, di conseguenza, soffre anche la capacità di stare sul mercato. Infine, ritengo che sia decisivo approfondire nel dettaglio il sistema dell’indotto, perché esiste una filiera importante legata alla produzione. Maserati è un marchio italiano di grande prestigio a livello mondiale: non facciamolo diventare francese".

"Siamo soddisfatti – fanno sapere i sindacati al termine dell’incontro – ma, in seguito alle dichiarazioni di Stellantis, la preoccupazione per le sorti dei lavoratori rimane, soprattutto perché fino ad ora Maserati è stata soltanto in grado di dirci che, a partire dal 3 maggio, dovrebbero esistere soltanto le condizioni per lavorare fino alla maturazione dei ratei, ovvero dieci giorni. Di conseguenza, temiamo che l’azienda proroghi ulteriormente la cassa integrazione". "Il fulcro delle discussioni – concludono i sindacati – riguarda il piano industriale di Stellantis. Attendiamo risposte dall’impresa che deve essere in grado di comunicare con chiarezza cos’ha intenzione di fare nello stabilimento di Modena".