
Il tecnico Sottil nel periodo della Sampdoria. Al momento è l’allenatore più vicino ai piani del Modena
Detto la prossima settimana sarà momento chiave per la panchina del Modena e che, ad oggi, è Andrea Sottil il candidato più caldo a sostituire Paolo Mandelli, ciò che la dirigenza canarina ha fatto vedere nelle varie chiacchiere fatte coi "papabili" ci porta ad intraprendere una strada tattica abbastanza chiara. La via intrapresa dall’ex tecnico della Primavera, ovvero il sistema a tre difensori, pare quella più interessante anche per Andrea Catellani e Matteo Rivetti, i responsabili sportivi della squadra che verrà. Fin dai primi sondaggi, a partire da quelli per D’Angelo, l’intenzione è sembrata chiara. Pur essendo allenatore eclettico, l’attuale coach dello Spezia ha fatto del 3-5-2 marchio di fabbrica per le fortune della formazione ligure in questa stagione appena terminata. Anche Michele Mignani (candidato per la verità debole) ultimamente sta utilizzando spesso tale schema e idem si dica per Moreno Longo e Giovanni Stroppa. La difesa a 3 fa parte anche del "credo" di Andrea Sottil.
L’allenatore 51enne, per restare alla sua storia recente, ne ha fatto pratica prima a Udine, in serie A e poi nelle 14 gare sulla panchina della Sampdoria, compresa la vittoria sul Modena di Bisoli al Braglia. Inoltre, ci sono le prerogative caratteriali ad avere un posto importante nelle ricerche del Modena. La sensazione, suscitata dai nomi contattati, è che quest’anno il club gialloblù voglia mettere davanti ad ogni cosa la solidità e quel pizzico di fisicità che in serie B può fare la differenza. Il "giochista" Bianco fu esperimento non fortunato, tanto per citarne uno. Anche se bisognerebbe chiedersi come mai uno come Galliani gli affida la panchina del Monza, evidentemente così inadatto non era. Ma, tant’è, si tratta del passato. Il presente ci dice che il Modena vuol percorrere una strada leggermente diversa rispetto ai tempi trascorsi. Lo Spezia di D’Angelo è l’esempio più lampante di squadra riconoscibile per la sua identità, il Pisa di Inzaghi lo è stata, a suo modo anche il Bari di Longo anche se qualitativamente ha lasciato molto a desiderare. L’Ascoli di Sottil e, inizialmente, la sua Udinese si mostrarono compagini con carattere forte e solidità invidiabile, ecco perché il profilo è entrato nei desideri canarini. Appuntamento ai primi giorni della settimana che inizierà domani, quella decisiva per la panchina del Modena e per iniziare a programmare davvero un mercato che, a questo punto, deve prevedere 3 o 4 innesti simili alla caratteristiche del nuovo allenatore.
Alessandro Troncone