
Gutierrez in ricezione: la condizione atletica non ottimale ha proabilmente condizionato la sua prestazione
DE CECCO 5: Inizia ispiratissimo, mandando Buchegger e Davyskiba ad attaccare per ben tre volte senza muro. Già nel primo set però si colgono alcune imprecisioni che culminano nella forzatura per Mati che poteva valere il vantaggio cospicuo nel secondo e che invece diventa un turning point del match. Ora la lunga estate, senza Nazionale e con un rapporto da ricostruire daccapo, ma soprattutto una nuova motivazione da creare, una luce, un progetto.
BUCHEGGER 5: Parte forte l’opposto austriaco, dominando il primo set. Poi cala, sbaglia, litiga col pallone, fino a spegnersi definitivamente preda dei fantasmi incerti che attanagliano tutta la squadra, senza riuscire a imprimere un’accelerata, una reazione come gli era riuscito contro Padova. Il meno responsabile, nel complesso della stagione, eppure tocca a lui l’ingrato compito di sbagliare l’ultima palla della stagione, quella che consegna l’Europa a Milano, non a Modena.
GUTIERREZ 5,5: Dai suoi movimenti si capisce che la condizione atletica non sia la migliore, anche se non si capisce in realtà cos’abbia. De Cecco lo utilizza con contagocce (la sua percentuale è altissima), in ricezione non è la solita macchina da guerra ma regge, in battuta è troppo discontinuo. La vera domanda è perché: perché servito così poco? Perché lasciarlo dopo soltanto un anno?
DAVYSKIBA 4: Colonna portante in semifinale, primo a crollare nella partita che poteva valera una stagione. Il martello bielorusso fallisce l’esame di maturità, chiudendo con efficienza negativa in attacco, sette errori in battuta, una prestazione che nel complesso tra punti fatti e subiti ha regalato sei punti a Milano. La faccia e la tecnica dicevano tutto, a un certo punto, e l’impressione era proprio quella del giocatore smarrito, disorientato, senza una bussola a guidarlo.
MATI 6,5: Due errori in attacco sono gravi, ma nel complesso è l’unico che gioca un match davvero sufficiente, chiamato in causa spesso e volentieri da De Cecco, con alcuni acuti a muro e una partita di lotta in battuta, l’unico che dai nove metri ha propiziato break lunghi.
ANZANI 6: Bene in attacco, meno efficace del solito a muro, nel complesso una prestazione sufficiente ma senza acuti.
FEDERICI 5: I primi due set sono di sofferenza assoluta, poi sale nei numeri e di livello in un match complessivamente sotto tono, come quello di tutta la squadra.
URIARTE E IKHBAYRI 5: Il doppio cambio questa volta non produce gli effetti sperati, e quando Ikhbayri rileva lo spento Buchegger il libico parte bene ma poi si perde in errori gravi, come i compagni.
ALL. GIULIANI 5: Il voto più che a lui è alla stagione di Modena, che rimane una stagione al di sotto delle attese, senza un vero acuto da rivendicare (forse la vittoria su Civitanova in regular season?) e con la sensazione che contro certe avversarie si potesse giocare meglio, vincere di più. Ora la ri-costruzione, l’ennesima, in vista di un’estate che sarà soprattutto lavoro.
a. t.