
Gialloblù a testa bassa dopo il triplice fischio finale che ha sancito la vittoria del Cesena con rete all’89’ di Antonucci
Non il più amaro, ma finale così sconfortante era davvero difficile da immaginare. Cesare Pavese diceva che non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi. E il Modena ha colpevolmente lasciato negli occhi e delle menti degli appassionati istanti che solo l’estate, il sole ed il mare potranno aiutare a porre nel cassetto dei ricordi. Pur nella delusione della scorsa stagione, il pubblico canarino difficilmente si era esposto così e così tanto, facendolo nei confronti un po’ di tutti, non risparmiando nessuno degli attori del progetto tecnico di Modena. Ed è evidente che nelle valutazioni, anche dei giocatori stessi, questo fattore avrà un suo peso. Ripartire, per i Rivetti e Andrea Catellani, non sarà semplice. Ma le scelte attendono i canarini al varco e questa volta dovranno essere migliori, consapevoli che alcuni degli investimenti fatti poco più di un anno fa andranno anche difesi e si pensi a Pedro Mendes o Caso, sui quali costruire qualcosa di molto più solido.
Ancora una volta, la formazione di Mandelli si scioglie ad un passo dal triplice fischio e dimostra di non aver imparato dagli errori commessi nel recentissimo passato. La tenuta mentale è stato il punto debole per larghi tratti, il carattere si è visto in determinate situazioni dove era necessario rialzare la testa dopo cadute rovinose (Catanzaro in casa, a Pisa, a Bari e all’arrivo di Mandelli, dal successo sulla Carrarese interno per oltre un mese), exploit che non hanno avuto la continuità che serviva. E i verdetti dell’ultima giornata, hanno evidenziato questo. Ai playoff ci sono andate squadre che, seppur sulla carta tecnicamente alla pari o inferiori al Modena, hanno valorizzato la loro crescita. Il Catanzaro ha una struttura salda, dopo il ritorno in B, con Vivarini e Caserta, ha proseguito con idee sempre chiare a prescindere da tutto e per la seconda volta di fila andrà agli spareggi. Cesena e Juve Stabia se la giocheranno al primo anno di cadetteria. La Sampdoria ha scritto la sua pagina più buia perché ha scelto male, in ogni settore, dagli allenatori ai direttori sportivi fino a giocatori pagati follemente ma ormai sul viale del tramonto. Due retrocesse dalla A, Frosinone e Salernitana, si giocheranno vita o morte sportiva. Entrambe, comunque, hanno sperperato anni di progetti con mercati errati e sottovalutazione. Funziona così, sono la continuità e la crescita progressiva a premiare. Il primo triennale di B del Modena dei Rivetti si chiude con il campionato statisticamente meno proficuo. Scegliere, ora, non sarà semplice ma è occasione per ricostruire e ripartire con ambizioni nuove e rinnovate.
Alessandro Troncone