
I gialloblù concludono mestamente la stagione con la sconfitta maturata in finale per il quinto posto al PalaPanini contro l’Allianz Milano
Un’altra stagione che scivola via, senza stelle, senza acuti, senza nemmeno l’urlo di gioia finale a conquistarsi una qualificazione europea che invece prenda la via di una Milano molto più consapevole, attenta, anche brillante. Alla fine dei conti meritevole di giocarsela la Challenge Cup, rispetto a una Modena che ha finito la sua corsa riproponendo una polaroid fedele della stagione: nell’anonimato, preda delle sue incertezze, delle sue debolezze caratteriali, di un impianto di gioco senza colonne, dei suoi errori, addirittura 43 a fine match.
Arriveranno da ottobre, le certezze? La speranza è quella, ovviamente, ma la squadra cambierà poco e dovrà essere capace di trovare nuove motivazioni soprattutto nel suo capitano, Luciano De Cecco, e in Vlad Davyskiba, che ha steccato la partita da leader più importante della sua carriera sin qui. Sembrava tutto facile fino all’1-0 8-6 in favore della Valsa Group: una Modena in pieno controllo della partita, una Milano pulita ma apparentemente remissiva. E poi? Poi è tornata fuori la Valsa di questa stagione, incerta, fragile. Tantissimi errori, nessun uomo cui aggrapparsi e un match che come la stagione è appunto scivolato via di mano senza una reazione evidente, con Buchegger e Davyskiba a luce spenta, Gutierrez trascurato in attacco (perché?) e nessuna idea per come uscirne fuori. Terzo e quarto set diventavano un monologo meneghino, con l’unico sprazzo del 4-1 che apriva il parziale conclusivo, propiziato da un Mati unico a salvarsi nell’arena di un PalaPanini che anche ieri sera non ha risparmiato mugugni e qualche fischio all’indirizzo di una squadra che non l’ha mai conquistato, lasciando questa stagione come la scorsa con un senso di impotenza.
La partita. Pardo Mati va in battuta sul 4-3 e sulla P1 di una Milano seppellita dai contrattacchi di Buchegger e Davyskiba e dagli ace del giovane centrale: parziale di 8-0 e 11-3 in un set mai in bilico che Modena chiude bene. Quando Davyskiba allunga per l’8-6, imbeccato da un apparentemente ispirato De Cecco, il match sembra essere saldamente in mano dei gialloblù. Che da lì però, improvvisamente e inspiegabilmente, spengono la luce senza mai di fatto riaccenderla. Kaziyski carica i suoi e Milano reagisce di forza con un parziale di 1-9 (9-15). Modena molla e molla anche a inizio terzo, reagisce per tornare a -1 con l’errore di Reggers (11-12), ma ancora errori su errori fanno scappare via Milano. Il quarto set inizia nel segno di Mati: due ace e un mezzo ace per il 4-1 che però diventa subito 5-7 e poi 7-11 con Kaziyski e Reggers a dettare legge contro una Modena spaurita che non risale più. L’errore al servizio di Buchegger manda in Europa Milano.
Alessandro Trebbi