Incendio Modena, palazzo in fiamme: "Moglie e figlia nel rogo, salve per miracolo"

Novi, il racconto di una famiglia scampata: "Erano sul balcone avvolte in asciugamani bagnati. Perché non c’era il sistema antincendio?"

Dopo la grande paura, è il momento della conta dei danni. Per tutta la giornata di ieri, nel condominio ‘delle poste’ al civico 11 di via Fratelli Rosselli, a Novi di Modena, è stato un continuo via vai di tecnici e di vigili del fuoco per effettuare tutti i sopralluoghi necessari dopo l’incendio che lunedì nel tardo pomeriggio ha devastato un appartamento posto al quarto piano danneggiandone almeno altri due. Le 60 persone residenti nei 18 appartamenti spalmati sui sei piani del palazzo sono state tutte fatte subito evacuare: 17 state portate in ospedale per segni di intossicazione.

L'incendio a Novi
L'incendio a Novi

Tra queste, un vigile del fuoco ricoverato per una ferita al braccio. Nella giornata di ieri tutti i pazienti ricoverati a Carpi e a Mirandola sono stati dimessi così come due adulti che erano stati portati al Policlinico mentre rimangono in Pediatria due bambini. Degli sfollati, 26 persone hanno dormito lunedì notte nella palestra di Novi, di fianco alle scuole, allestita in tempi record dalla Protezione civile di Novi in sinergia con quella di Carpi: brandine, generi di prima necessità, cuscini, acqua, ventilatori. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione anche i pasti: ieri a pranzo c’erano 35 persone mentre gli altri sfollati hanno trovato riparo per la notte presso parenti o amici. "Siamo stati bene – afferma Adam, 15 anni – Da subito ci hanno messo a disposizione ogni cosa ci potesse servire". "In poco più di mezz’ora siamo riusciti ad allestire tutto – racconta Giorgio Cesari, coordinatore dei volontari di Protezione civile di Novi –. Sicuramente l’esperienza maturata durante il sisma del 2012 ci ha resi subito esperti su come agire". Resta ora da stabilire quando almeno una parte degli appartamenti del condominio di via Fratelli Rosselli potrà essere agibile per poter fare rientrare le famiglie. "Ci stiamo adoperando il più possibile per fare rientrare subito nei loro appartamenti almeno i residenti ai piani inferiori, che sono quelli meno danneggiati" spiegava ieri il vice sindaco Mauro Fabbri. Nella notte i i carabinieri sono passati più volte davanti al condominio che poi ieri mattina è stata ‘piantonato’ dalla Polizia locale. Secondo i primi accertamenti, la causa presunta dell’incendio, sarebbe da ricondurre ad un ventilatore appoggiato su un mobiletto che si è surriscaldato.

"E’ indescrivibile il senso di paura e impotenza che ho provato quando ho ricevuto la telefonata disperata di mia moglie che con nostra figlia era andata a trovare i nonni che abitano appunto nel palazzo – racconta un carpigiano –. In casa c’erano mia moglie, sua madre e 5 bambine: per fortuna sono riuscite a ripararsi in un balconcino posto al sesto piano avvolte in asciugamani bagnati d’acqua: quando avvicinandomi le ho viste a 25 metri di altezza e il fuoco uscire dalle finestre, ho avvertito la più totale disperazione.

Sono state salvate dai vigili del fuoco che hanno fornito loro delle maschere antigas per scendere i sei piani di scale.

Al di là della agibilità o meno degli appartamenti, i residenti ora hanno paura ad entrare: mi chiedo come nel 2022, con tutti i bonus esistenti, non si sia ancora provveduto ad installare un sistema antincendio, un sensore che possa avvisare per un principio di fiamme o una fuga di gas. Che cosa dobbiamo aspettare, che ci scappi un morto?".

Maria Silvia Cabri