Morta dopo il vaccino: "Ora ditemi la verità"

La mamma della 16enne Giulia Lucenti ieri alla manifestazione al Novi Sad "Non sono no vax, voglio solo sapere perché mia figlia non c’è più"

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"Sono qua per raccontare la mia verità. La nostra verità, la verità di Giulia". C’era anche Oxana Nesterenko, mamma di Giulia Lucenti, la sedicenne di Bastiglia deceduta il 9 settembre scorso a sedici ore dalla seconda dose di vaccino Pfizer ieri pomeriggio alla ‘manifestazione per la libertà’, organizzata dal gruppo telegram Modena libera e No Green pass. La donna, operatrice socio sanitaria, ha ripercorso tutti i tragici momenti antecedenti la morte della figlia adolescente, sottolineando come la medicina legale di Modena, anche venerdì sera le abbia confermato di non avere ancora individuato alcuna ipotesi o comunque causa certa relativa alla morte della ragazzina. Secondo quanto trapelato dalla procura nei giorni scorsi, che non ha aperto un fascicolo sul caso, ritenendo non sussistere notizia di reato ma acquisendo le prime risultanze dell’esame diagnostico sulla minore, non sarebbe emersa una correlazione tra ‘l’evento morte’ e il vaccino. Gli esiti definitivi degli accertamenti medico legali sono però attesi con il nuovo anno. "L’indagine macroscopica non ha rivelato nulla – ha tuonato Oxana dalle gradinate del Novi Sad – non sono emersi problemi al cuore, al cervello, ai polmoni o agli altri organi vitali. Lo scorso 30 luglio – ha sottolineato ancora – il cardiologo di Baggiovara aveva spiegato come il quadro sanitario di mia figlia fosse rimasto invariato, consentendo l’attività sportiva. Giulia aveva un prolasso mitralico valvolare in fase lieve e si allenava sei ore al giorno; faceva ginnastica artistica alla Panaro. Stava benissimo". La donna ha ripercorso poi i momenti antecedenti la morte della figlia: "Il decesso è stato confermato alle 15.55. Alle 13.25 del giorno 9 ci siamo sentite: avvertiva una leggera nausea e un forte dolore al braccio. Quando sono rientrata, alle 14.50 l’ho trovata sul divano: sembrava dormisse ma al mio richiamo non rispondeva e ho capito che non c’era più. Sono operatore socio sanitario – ha ribadito Oxana – ho iniziato a praticarle il massaggio cardiaco e ho continuato fino all’arrivo delle ambulanze". La donna ha sottolineato di non essere no vax spiegando come la ragazzina sia sempre stata sottoposta ai vaccini ma anche come avesse acconsentito di sottoporla alla ‘copertura’ Pfizer dopo averle fatto fare tutti gli esami del sangue necessari, risultati assolutamente normali. "Il dottore della medicina legale mi ha dedicato tempo, dicendo che la prima indagine macroscopica non rivela assolutamente nulla: nessuna emorragia celebrale, il cuore non è ’scoppiato’ e non è stato rilevato nulla che possa essere direttamente collegato al decesso. Giulia non c’è più, nessuno me la può restituire ma ora voglio la verità sulla sua morte".

Valentina Reggiani