Moschea e polemiche "L’esposto della Lega alla Corte dei Conti è un atto surreale"

Venturelli e Carpentieri (Pd) commentano la decisione del Carroccio: "Sono contro il diritto costituzionale di professare le fedi religiose. La concessione di immobili comunali a luogo di culto è gratuita per tutti". .

Moschea e polemiche  "L’esposto della Lega  alla Corte dei Conti  è un atto surreale"
Moschea e polemiche "L’esposto della Lega alla Corte dei Conti è un atto surreale"

Dopo l’annuncio della Lega circa l’esposto alla Corte dei Conti sulle decisioni della giunta "a beneficio della comunità islamica", il Pd parla di decisione "surreale". Il Carroccio parte dal rinnovo della concessione dell’area di via delle Suore che avrebbe portato vantaggi alla comunità musulmana a discapito del resto della collettività. "Esposto alla corte dei conti? – si chiedono Federica Venturelli, segretaria comunale del Pd e Antonio Carpentieri, capogruppo Pd in Consiglio comunale – Siamo su ’Scherzi a parte’. L’unica certezza è che Lega si conferma contro le imprese e la libertà di culto".

"Il comunicato stampa della Lega in cui tirano in ballo, a sproposito, la Corte dei Conti è semplicemente surreale. – aggiungono gli esponenti Dem – Sono in totale confusione. La Lega è incredibilmente contro le imprese e contro il diritto costituzionale di professare le fedi religiose (tutte, nessuna esclusa). Sono talmente in confusione che hanno addirittura sbagliato a citare la delibera di riferimento. Per prima cosa, dopo oltre 30 anni, si accorgono che a Modena esiste una moschea in via delle Suore e che dal 1994 (per decisione unanime del Consiglio Comunale di allora), la concessione di immobili di proprietà comunale come luogo di culto è gratuita. Seguendo paradossalmente il loro ragionamento, la città avrebbe dovuto chiedere per 30 anni un pagamento per utilizzare Tempio, Pomposa, Sant’Agostino, San Biagio, San Giacomo; la chiesa ortodossa di via Gasparini e la metodista di via Gherardi. Questi esempi non sono casuali, ma sono proprio i luoghi di culto elencati nella delibera consigliare del 1994. Ma, ovviamente, nella loro ipocrisia, citano, guardacaso, solo il luogo di culto destinato alla fede islamica".

"E’ evidente – aggiungono Venturelli e Carpentieri – che per il Partito Democratico le scelte del 1994, poi sempre riproposte, e basate su un sacrosanto principio costituzionale, sono corrette in quanto garantiscono non un privilegio, ma un diritto, indipendentemente dalla fede professata. C’è poi un secondo tema che emerge chiaramente dalla seconda parte del comunicato stampa della Lega. Sono diventati un partito anti-impresa. Infatti, si arrampicano sugli specchi parlando di moschea per mettere i bastoni tra le ruote al progetto di ampliamento di Cpc nella zona Sant’Anna, pur avendolo votato in Consiglio comunale. E’ evidente che sono in imbarazzo per questa posizione contraddittoria e i cittadini modenesi e il mondo economico sono i primi ad averlo notato. Il Pd, a differenza della destra, continuerà a sostenere lo sviluppo delle imprese di qualità del territorio che creano nuova e buona occupazione e che sono attente alla sostenibilità ambientale", concludonola segretaria comunale e il capogruppo Pd.

In prospettiva, si prevede lo spostamento della Moschea nell’area dell’ex Prolatte sulla base di un interesse pubblico affermato dal Consiglio comunale lo scorso 30 giugno: diventa del privato, per espandere l’azienda, l’area dove oggi si trova il centro religioso, diventerà pubblica quella da rigenerare dove sarà realizzato il nuovo edificio per il quale non è previsto alcun contributo economico da parte del Comune.