di Stefano Marchetti
Mani. Mani delicate che intarsiano ricami e decori su tessuti preziosi. Mani estrose che modellano l’argilla in forme morbide o sinuose. Mani potenti che con sapienza forgiano metalli e fibre per creare bolidi da sogno. Mani, e prima di tutto fantasia, pensiero, studio, intelligenza. È proprio ’Manualmente’ che si possono creare ’Pezzi unici’, come quelli che possiamo ammirare da oggi al 25 giugno alla chiesa di San Carlo, grazie alla mostra promossa da Modenamoremio in occasione del Motor Valley Fest. "Abbiamo voluto abbracciare le eccellenze del nostro territorio, mostrando quanta meraviglia possa fiorire qui", esordisce Maria Carafoli, direttrice di Modenamoremio e organizzatrice dell’evento. Nata da un’idea di Sonia Veroni, con gli allestimenti dello Studio Bazzani, la mostra si avvale di collaborazioni d’eccezione come l’archivio di Modateca Deanna, la Fondazione Iris Ceramica, Cpc, azienda leader nella fabbricazione di componenti per l’automotive, Usco, Bper Banca, Camera di commercio.
"Moda, motori, ceramica: potrebbe sembrare che abbiano nulla in comune – spiega Sonia Veroni –. Invece tutto nasce dalla materia che l’uomo (con la sua creatività) sa lavorare e trasformare in oggetti unici". La materia che prende forma e diventa artefatto, grazie a chi la sa ‘ripensare’ e ci mette le mani: come il designer che ha ‘stampato’ proprio l’impronta delle sue mani sull’abito di haute couture di Gattinoni che accoglie i visitatori all’ingresso. Le mani ‘fanno’, le mani costruiscono, le mani raccontano. Si creano così curiosi dialoghi fra mondi apparentemente distanti: il look azzurro in maglieria jacquard di Pour Toi sembra richiamare i fregi dell’elegante servizio inglese da the di Wedgwood, mentre le sculture di Marco Ceroni, con palme e piccole auto, hanno come basamento un disco dei freni. Ammiriamo splendide creazioni di Yves Saint Laurent, Alexander McQueen, Mariella Burani e Giorgio Armani, incredibili abiti pensati da giovani designer internazionali, paillettes e deliziosi ricami, così come le esuberanti sculture di Andrea Salvatori. Nel ‘palco’ d’onore le creazioni di Antonio Marras che unisce in sé le due ‘anime’ di stilista e artista: fianco a fianco, un sontuoso abito da sposa disegnato da lui, accanto ai suoi totem in ceramica, esposti per la prima volta, fra sperimentazione, artigianalità e contemporaneità.
La ‘vedette’ rubacuori, al centro della scena, non poteva che essere una supercar tutta modenese, la sportivissima Mc20 di Maserati, che qui ci viene presentata come ‘esploso’, ovvero con la sua scocca e il suo ‘body’ in materiale composito, realizzati da Cpc Group: possiamo coglierne i dettagli della meccanica e della costruzione, come se facessimo un viaggio dentro l’opera. E accanto, il grande dipinto che l’artista Alessandro Rasponi ha voluto dedicare all’ingegner Mauro Forghieri e alla ‘sua’ Ferrari 312B, la ‘creatura’ che amava di più. "Anche attraverso gli allestimenti e grazie a proiezioni video, vogliamo davvero immergere il visitatore nel ‘laboratorio’ e nell’atelier, dare il senso di questo ‘saper fare’ per il quale veniamo ammirati e invidiati", sottolinea Paolo Bazzani. La mostra (con ingresso gratuito) sarà aperta fino a domenica dalle 10 alle 20, e in seguito nei pomeriggi dal martedì al venerdì, il sabato e la domenica anche al mattino. Domani alle 18 Clemente Ingenito, ex pilota di Marina e oggi pilota civile, presenterà il suo libro "Piloti di se stessi", e sabato alla stessa ora Alessandro Socini "L’altra terra dei motori".