ALESSANDRO SOCINI
Cronaca

Motor Valley Fest fa il pieno. Tutti in pista all’Autodromo: "La velocità torna protagonista"

La novità di questa edizione sono stati i tanti appassionati che a Marzaglia si sono cimentati sul tracciato. Palazzo dei Musei, dialogo tra passato e presente

Tanti visitatori al Motor Valley Fest

Tanti visitatori al Motor Valley Fest

Modena, 8 giugno 2025 – Alcune perle dal sabato del Motor Valley Fest. Presso il Palazzo dei Musei sono gli splendidi telai e tralicci in alluminio di auto che hanno fatto la storia delle competizioni e delle case d’asta a fare bella mostra di sé, incastonate nel chiostro, tra le tombe degli Estensi in un dialogo tra chi ha fatto grande Modena. Sono le opere dei cosiddetti battilastra, i maestri artigiani che lavoravano a mano l’acciaio per dare forma alle Ferrari degli anni ‘50 e ‘60 come la 250 GTO e la 275 GTB, due veri totem della storia del Cavallino, considerate, specie nel caso della GTO, delle vere e proprie opere d’arte.

La collezione di Jean Marc Borel torna al Motor Valley Fest dopo l’esposizione di qualche anno fa nella chiesa San Carlo e si prende la scena. Anche ai giardini ducali si respira la storia, grazie ad alcuni gioielli su 4 ruote e alle esperienze di ’Bacchelli e Villa’, officina di Bastiglia specializzata nel restauro delle auto di alcuni dei più importanti collezionisti al mondo, specie americani. In piazza Mazzini, invece, ci si avvicina ai tempi più moderni, con la EB110, la Bugatti prodotta a Campogalliano quando il marchio alsaziano era modenese, tra il 1987 e il 1995. Tempi moderni perché la EB110 introdusse il concetto di hypercar quando ancora di hypercar non si parlava. E l’esemplare in mostra, grazie all’Associazione Bugatti di Campogalliano, é fresco di vittoria di categoria all’ultimo concorso d’eleganza di Villa d’Este.

In Piazza Grande il Motor Valley si spinge a esplorare la tecnica della velocità in altri ambiti. Al centro della piazza c’é un off shore del fondo arabo PIF che partecipa al campionato per natanti superveloci elettrici. Anche qui un dialogo tra passato e futuro del mare visto che proprio a poppa dell’imbarcazione i modenesi sanno che c’é un fossile di osso di balena, appeso sopra alla porta Regia del Duomo. La storia viene posizionata anche lungo una teca dentro all’Ex Diurno con i modellini di tutte le Ferrari di Formula 1 di Elis Sernesi. In miniatura quindi la storia del Cavallino, ma anche della Formula 1, visto che la Ferrari é l’unica scuderia ad aver partecipato a tutte le edizioni del mondiale.

Ma probabilmente la vera, grande novità di questa edizione é il ritorno dell’adrenalina, con l’autodromo di Marzaglia finalmente tornato protagonista. Tutto il giorno gli appassionati hanno potuto cimentarsi tra pieghe e cordoli sul tracciato modenese, con la direzione sportiva di Motor1.com. Un ingrediente, quello dell’emozione legata alla velocità, mancato forse per troppi anni nel programma del festival.