STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Motori fenomenali in mostra. Le tele di Rasponi celebrano le grandi corse in città

Nella chiesa di San Carlo esposte le opere dell’artista che ha ripercorso la nostra storia "Perché ho tanta passione per l’automobilismo? Perché sono nato a Modena ovviamente".

Nella chiesa di San Carlo esposte le opere dell’artista che ha ripercorso la nostra storia "Perché ho tanta passione per l’automobilismo? Perché sono nato a Modena ovviamente".

Nella chiesa di San Carlo esposte le opere dell’artista che ha ripercorso la nostra storia "Perché ho tanta passione per l’automobilismo? Perché sono nato a Modena ovviamente".

"Perché ho tanta passione per i motori e per l’automobilismo? Perché sono nato a Modena", sorride Alessandro Rasponi, 47 anni, pittore, scultore e visionario dell’arte. Nelle sue opere ha saputo sempre celebrare i grandi costruttori e i piloti più grandi, il sogno della velocità, l’epopea del coraggio. E i "Motori fenomenali" che hanno fatto la storia dell’automobilismo a Modena sono ora i protagonisti della nuova mostra (organizzata da Momenti Events di Maria Carafoli) aperta da oggi al 22 giugno alla chiesa di San Carlo, con ingresso libero, nell’ambito di Motor Valley Fest: "Ci è piaciuto ripercorrere la storia e la grandezza dell’automobilismo nella nostra città – sottolinea Maria Carafoli – e non potevamo che farlo attraverso le opere di un artista che fin da ragazzino è cresciuto con questo ‘mito’ nel cuore". L’allestimento studiato dall’architetto Lucio Fontana ci porta direttamente... sulla pista: il tracciato dello storico aeroautodromo di Modena (riprodotto in scala 1:500 sul pavimento della chiesa) accompagna idealmente i visitatori a scoprire i 28 grandi quadri che Rasponi ha dedicato alle corse automobilistiche che fecero ‘vibrare’ Modena fra il 1920 e il 1970. Fino al ‘47 le gare si tennero sul circuito cittadino, poi dal 1950 sulla nuova pista: le foto d’epoca ce le raccontano, "ma quegli scatti sono stati soltanto un’ispirazione – precisa Rasponi –. Ho voluto reinventare quegli eventi, immaginare quella città, quell’epoca, quelle auto e coloro che le idearono e le condussero".

Nel fascino di un bianco e nero che si accende di tocchi di colore, e soprattutto del rosso Ferrari, riprendono dunque vita vetture incredibili create da gentlemen con le loro scuderie, Stanguellini, Orsi, Ferrari, il conte Peruzzi, e rivivono i leggendari piloti come Villoresi, Fangio, Ascari. A volte le vetture e le figure sembrano come avvolte da una nebbia felliniana che le rende ancor più magiche ed evocative. Le scene che Rasponi ha portato sulle tele assumono talora perfino un’aura sacrale: nella carrozzeria di Sergio Scaglietti la luce dall’alto sembra quasi un segno mistico, e nel grande ritratto di Enzo Ferrari, ingegnosamente ‘intessuto’ di parti del motore, un ingranaggio appare quasi come un’aureola. "Del resto, questa nostra terra custodisce il Sacro Graal dell’automobilismo", annota Rasponi, legato soprattutto al ricordo di Ayrton Senna. La mostra ricorda eventi storici, come la Mille Miglia del 1957 che Michael Mann ha rievocato nel suo film dedicato a Ferrari: Rasponi immagina che lungo la via Emilia, Piero Taruffi, la volpe argentata, affianchi l’auto di Alfonso De Portago (che perderà la vita nella tragedia di Guidizzolo) e che i due piloti si tengano per mano. E celebra anche Clay Regazzoni, il re della pioggia.

Alcune sezioni della mostra sono dedicate a progetti speciali. Gli studenti della 4ª e 5ª B del ‘Venturi’, per esempio, hanno ricostruito l’ "Evoluzione" dello stile dell’automobile, riproducendo nella ceramica i più famosi modelli di auto sportive: accanto sono presentati alcuni manufatti in carbonio e alluminio che la Cpc ha prodotto per la Ferrari, e si possono ammirare anche il progetto prototipo Manifattura Automobili Torino e il design di iXOOST Modena. In questo weekend di festa dei motori, la mostra osserverà l’orario continuato dalle 10 alle 20, poi dal 10 al 22 giugno si potrà visitare dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.