
Giuliano Zanni
Modena, 6 luglio 2025 – Movida selvaggia, diffide e denunce: l’estate cala il suo tris. Puntuale, come ogni anno, esplode il braccio di ferro tra residenti e locali del centro storico, ma questa volta l’asticella della tensione si alza decisamente. E’ di alcuni giorni fa un episodio, che questa settimana si è tradotto in due denunce: un residente di via Gallucci, esasperato dalla musica fino a tarda notte e dagli schiamazzi, è sceso a protestare col titolare di un noto locale l’avrebbe inseguito quasi fino dentro casa minacciandolo pesantemente. L’accaduto arriva a una decina di giorni da un incontro – tutto sommato positivo – tra il comitato dei residenti del centro e il sindaco Mezzetti, in cui lo stesso primo cittadino si è dimostrato sensibile al disagio dei cittadini verso la movida notturna che ignora i limiti imposti dalle normative. Sulla scia di questo faccia a faccia e la quasi aggressione ad un residente, il comitato ha depositato a sua volta una diffida al Comune in cui si chiede di adempiere ai doveri sul rispetto delle regole e della salute pubblica. "Quello che è successo tra la proprietà del locale in via Gallucci e il cittadino esasperato è la cartina di tornasole di una situazione completamente fuori controllo, in cui regna l’anarchia assoluta – spiega Giuliano Zanni, presidente del comitato -. Il residente ha sporto regolare denuncia contro il titolare del locale, così come ha fatto l’intero condominio per l’intrusione in spazi privati: non è infatti accettabile quel tipo di reazione, con tanto di gravi minacce verbali fino quasi dentro l’abitazione".
Per Zanni l’estate appena iniziata non promette nulla di buono e la preoccupazione sale: "Ormai non è più solo questione di musica alta, ma di una convivenza impossibile nei modi e negli atteggiamenti, che sta portando i residenti all’esasperazione. È giusto che le persone in estate vogliano divertirsi all’aperto, ma questo deve avvenire nel rispetto di tutti. Tanti locali si muovono nel perimetro delle norme, mentre altri fanno come gli pare, danneggiando però la maggioranza. Complice il Covid – aggiunge Zanni -, è stato di fatto tollerato che il legittimo esercizio delle attività commerciali legate alla movida si espandesse senza limiti e rispetto delle più elementari esigenze di vita di residenti, come il diritto alla quiete a di conseguenza alla salute".
Se da un lato il sindaco Mezzetti – prosegue il presidente del comitato – "si è dimostrato dialogante e comprensivo delle nostre esigenze, dall’altro non vediamo interventi concreti, in particolare in zona Gallucci, dove tanti locali si sentono autorizzati a comportarsi come vogliono, con musica altissima, ubriachi e conseguenze anche critiche sul fronte sicurezza". A nulla, per ora, sembrano servire i tanto sbandierati street tutor: "La loro presenza - precisa Zanni - non sposta nulla in termini di benefici e controlli, sempre pochissimi. A fare le segnalazioni e chiamare le forze dell’ordine sono sempre e solo i residenti, col risultato che tanti gestori non ci vedono più di buon occhio". Il comitato lancia un aut aut: "Se non vedremo cambiare qualcosa – conclude Zanni -, siamo pronti a intentare una causa civile all’amministrazione, come già successo in altre città, con i giudici che hanno dato ragione ai cittadini. I nostri legali la stanno già istruendo: il tempo dei tavoli di confronto inconcludenti e delle promesse vane è finito".