
di Stefano Marchetti
L’Italia – lo sappiamo – è il Paese della bellezza, e Modena ne è sempre stata un crocevia per l’arte figurativa, per l’architettura e per la musica. Molte composizioni nate alla corte estense fecero il giro dell’Europa del tempo e i nostri archivi sono giacimenti di partiture preziose. "Grandezze & Meraviglie", il Festival Musicale Estense – fiorito proprio nel 1998, in occasione del quarto centenario di Modena Capitale – si è affermato fra le più prestigiose rassegne europee di musica antica, "e per noi ogni anno è fondamentale unire l’alto profilo degli interpreti a una forte connotazione territoriale, attraverso la ricerca musicologica", spiega il direttore artistico Enrico Bellei.
Il cartellone della 26ª edizione (con 21 concerti fino a novembre fra Modena, Sassuolo, Vignola e Semelano, incontri interdisciplinari e attività anche per i bambini) è stato annunciato ieri al Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare, che il 17 ottobre ospiterà anche uno degli appuntamenti più attesi, la Missa "L’Homme Armé" che Jacob Obrecht dedicò al duca di Ferrara attorno al 1505 e verrà eseguita dalla Capella Academica de L’Aia diretta da Isaac Alonso De Molina. "Grandezze & Meraviglie" prenderà il via venerdì prossimo nella splendente cornice barocca della chiesa di Sant’Agostino con una "Smisuranza" che accosterà parole seicentesche a brani che le evocano, nell’ambito del Festival Filosofia. E poi procederà seguendo alcuni fili conduttori. Per esempio, quello dedicato ai capolavori franco fiamminghi in Francia e a Modena di cui fa parte anche la "Messe de Notre Dame" di Guillaume De Machaut (1365) che Claudia Caffagni dirigerà domenica 24 alla chiesa di San Pietro. E la seconda parte del Progetto Monteverdi che si completerà il 21 settembre in Sant’Agostino con l’Accademia d’Arcadia, poi il 15 ottobre alla chiesa di San Carlo con i Musici Malatestiani e "Il Ballo delle Ingrate". Si viaggerà nel tempo, tornando al Rinascimento di Lorenzo il Magnifico (17 settembre a Semelano) e all’epoca di Perugino e Signorelli (28 ottobre alla Galleria Estense) e si ricorderanno anche i fasti dei Gonzaga (1° novembre in San Carlo).
Non poteva mancare il ricordo di Alessandro Stradella che, da ricerche recenti, sembrerebbe nato proprio fra Vignola e Bologna: da un manoscritto estense arriva la serenata "Il Barcheggio" che Andrea De Carlo dirigerà l’11 ottobre alla Rocca vignolese. E come dimenticare Antonio Vivaldi? Del Prete Rosso è il "Nisi Dominus" che l’ensemble I Musicali Affetti eseguirà il 7 ottobre in San Giorgio a Sassuolo. E nel grande affresco europeo di "Grandezze & Meraviglie" si innesta un’altra presenza di spicco, la Capella Cracoviensis che il 3 ottobre in Sant’Agostino presenterà "Angelus Domini", rarissima esecuzione di musiche sacre ‘veneziane’ del polacco Mikolaj Zielenski. E poi tiorba, liuto e il Bach dei corali "Soli Deo Gloria".
Il festival propone un ricco programma di attività con l’Università e l’Accademia di scienze lettere e arti: gli incontri sui linguaggi delle arti (a cura di Enrico Bellei e Sonia Cavicchioli) verteranno sul tema dell’Invenzione. Ma una ‘chicca’ saranno i cinque concerti di "0-12 Musica familiare", dedicati ai bambini con i genitori, sempre la domenica mattina: gli stessi esecutori dei ‘concerti grossi’ presenteranno una versione ‘in miniatura’ per i più piccoli. "Lo scorso anno è stata una vera sorpresa: i bimbi erano come incantati", ricorda il direttore Bellei. Crescere nella bellezza è un buon modo per imparare a coltivarla. Info, www.grandezzemeraviglie.it