Mentre il suo storico direttore, Mirko Besutti, sta preparandosi a salutare per assumere l’incarico di assistente alla cattedra Unesco "Educazione, crescita ed eguaglianza" dell’università di Ferrara, la Fondazione Scuola di Musica "Carlo e Guglielmo Andreoli" mette a segno un traguardo impensato fino a molti anni fa. La tenacia della sua direzione e dei soci fondatori, Comune di Mirandola, Unione Comuni Modenesi Area Nord e Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, che con il loro sostegno sottolineano e avvalorano la mission sociale, educativa ed inclusiva della Scuola di Musica, è stata premiata.
Negli ultimi 5 anni, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, si è verificato un importante balzo in avanti nel numero di allievi con disabilità e Bisogni Educativi Speciali (BES) che nell’Area Nord di Modena frequentano corsi o che sono coinvolti in progetti della Fondazione Scuola di Musica "Carlo e Guglielmo Andreoli". Gli studenti con disabilità iscritti ai corsi individuali sono infatti passati da 52 a 78, mentre il numero complessivo degli studenti con bisogni educativi speciali coinvolti nelle varie progettualità, condivise con le scuole del territorio, è passato da 121 a 154. Questo significa che complessivamente si è verificato un incremento pari a quasi il 35% (da 173 a 232 su oltre 1.300) di ragazzi che hanno ottenuto l’accesso a questa fondamentale opportunità di crescita, socializzazione e inclusione. Ciò ha comportato, tra l’altro, l’aumento degli insegnanti specializzati da 20 a 28, con il naturale incremento dei momenti di formazione e specializzazione curati dal Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Asl di Modena-Distretto di Mirandola e da Renzo Vianello, professore emerito dell’università di Padova con il quale esiste una collaborazione ormai decennale. "La funzione della musica – è convinzione di Alessandro Vanzini, coordinatore del dipartimento Didattiche Inclusive della Fondazione "Andreoli" – viene ad essere un rilancio della socialità, della relazione, del rapporto di ciascun individuo con i suoi pari e con gli adulti di riferimento, di consapevolezza, di inclusione". Per raggiungere questi importanti risultati nei vari gruppi di musica d’insieme, oltre ai docenti di sostegno, è stata inserita la figura del tutor coetaneo. "Il Progetto Tutoring – spiega Vanzini – consiste nel formare giovani diplomati, laureati eo laureandi, alunni ed ex alunni della Scuola di Musica in un percorso di accoglienza, sostegno ed aiuto nei confronti dei ragazzi più in difficoltà che possa favorire attraverso un’azione trasversale (didattica e sociale) la partecipazione di tutti alle attività di musica".
Alberto Greco