Musiche come ponti al festival ’L’altro suono’

Dopo lo stop causato dalla pademia torna l’evento organizzato dal Comunale. L’ouverture con Jordi Savall, poi Danilo Rossi, Calix e il violoncellista Reijseger

Migration

di Stefano Marchetti

Sulle carte geografiche sono tracciati confini e frontiere. Ma da sempre la cultura e l’arte hanno saputo abbatterli, tanto più in un mondo in continuo movimento come il nostro. La musica è l’emblema più bello della capacità di costruire ponti anche fra generi e tradizioni differenti. È dedicata appunto alle ’Musiche migranti’ la nuova edizione del festival ’L’Altro suono’, organizzato dal teatro Comunale di Modena, che ritroviamo dopo i tempi incerti della pandemia. "Quattro appuntamenti in teatro per aprire la strada a una seconda parte in estate nel cortile del Melograno", annuncia il maestro Aldo Sisillo, direttore del Comunale.

L’ouverture sarà con un grande protagonista, Jordi Savall, figura di spicco della musica antica, instancabile ricercatore e ambasciatore dell’Unione Europea per il dialogo interculturale. Sono trascorsi sette anni da quando al Comunale presentò un emozionante concerto dedicato all’Armenia, e martedì 12 aprile lo ritroveremo in trio con Hakan Güngör e Dimitri Psonis in un ’Dialogo delle Anime’ fra Oriente e Occidente, un abbraccio fra affascinanti strumenti come il rebab, il kanun, il santur o la chitarra moresca, e gemme della tradizione berbera, afgana, sefardita, bizantina e italiana. Martedì 10 maggio sarà poi la volta di Danilo Rossi, prima viola dell’orchestra del teatro alla Scala di Milano, esploratore di suoni e mondi, che si esibirà con il New Gipsy Project, ensemble di musicisti rumeni in un percorso che accosta la tradizione gitana ai grandi classici, Dvorak, Brahms e Bartok. Lo stesso giorno il maestro Rossi presenterà anche il suo libro ’In cima alla scala’.

’Exodus: corpo, mobilità, confini’ è l’appuntamento di domenica 15 maggio con Sonitus, progetto multimediale del Centro Musica: i giovani partecipanti a una residenza artistica si affiancheranno ad artisti internazionali come la sudafricana Mira Calix, sperimentatrice delle manipolazioni sonore, il filmmaker e regista di origini libanesi Ali Beidoun e lo ‘scultore sonoro’ Giuseppe Cordaro. Venerdì 20 maggio poi, in collaborazione con il festival AngelicA, debutterà il progetto ’Sonico Balsamico’ con l’eclettico violoncellista Ernst Reijseger che suonerà insieme all’Orchestra Creativa dell’Emilia Romagna, nuova formazione che riunisce strumentisti che spaziano dal pop al jazz. Evento collaterale del festival, sabato 26 marzo nel ridotto del teatro, un incontro-spettacolo su ’Miti, maschere e danze della Costa d’Avorio’, realizzato con il Centro Stranieri.