GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Mvp, la proposta: "Presidio di agenti al parco XXII Aprile"

"Chiudere il ’mercato centrale’ dello spaccio"

"Chiudere il ’mercato centrale’ dello spaccio"

"Chiudere il ’mercato centrale’ dello spaccio"

"Fuori la malavita dai parchi cittadini. Liberarli è possibile, basta volerlo". Ne è convinta Modena volta pagina che, intervenendo nel dibattito sulla sicurezza in città, propone una serie di misure per contenere la criminalità.

"Proponiamo di intervenire subito – riferiscono da Mvp - sul ’mercato centrale’ della droga in città, il Parco XXII aprile. Proponiamo di liberarlo con un presidio semistabile e duraturo di agenti che allontanino sistematicamente i pusher che lo frequentano. Le solite retate una tantum non servono, il giorno dopo tutto ricomincia come prima, occorre un presidio semipermanente".

Se lo si facesse "la malavita che governa lo spaccio capirebbe che in zona non potrà più fare affari ed anche le quotidiane violenze cesserebbero. Il messaggio da inviare alle organizzazioni malavitose è: ’…al XXII aprile il mercato della droga è chiuso, finito’".

È evidente per Modena volta pagina "che poi i pusher si sposterebbero altrove e allora si dovrà spostare anche il presidio di polizia. Non diamo tregua alle organizzazioni criminali, devono capire che a Modena non esistono zone franche o aree dedicate al malaffare".

Con questo metodo "eviteremmo il male peggiore, la creazione dei rioni-ghetto, dove la malavita mette radici stabili, con tante conseguenti violenze, come da tempo accade alla Sacca". Se invece "lasciamo che si creino ghetti, i residenti che ancora protestano prima o poi si trasferiranno, stanchi di lottare inutilmente".

Mvp invita tutti a prendere atto "di non potere eliminare lo spaccio, visto che esiste la domanda, ma almeno evitiamo di cedere quartieri alla malavita e, soprattutto, evitiamo che i cittadini perdano la speranza e la fiducia nelle istituzioni".

Per attuare questa proposta "basterebbe un accordo tra forze dell’ordine, comunali e statali, direttive precise, coordinate e perseguite sistematicamente nel tempo. Proviamo e, fra un anno, potremo verificare se in città si verificherà un cambiamento dopo 25 anni di fallimenti e continuo peggioramento".