Nannetti respinge la sfiducia: "Il Comune rischia la paralisi"

Nonantola, il sindaco allontana lo spettro commissario: "Mancanza di sensibilità delle opposizioni"

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Preoccupata e amareggiata. Si è presentata così, ieri mattina davanti ai giornalisti, la sindaca di Nonantola Federica Nannetti. La mozione di sfiducia – che dovrà essere votata in Consiglio comunale – è stata presentata lunedì scorso dai gruppi consiliari M5S, Una mano per Nonantola, Nonantola 2030 e Nonantola Libera (firmatari: Omer Zoboli, Andrea Minerba, Tommaso Forleo, Gianluigi Monari, Giovanni Serafini, Alessandro Di Bona, Francesco Cosimo Antonucci). Le motivazioni si basano principalmente "su una diversità di sensibilità politiche, sulla non condivisione delle scelte amministrative e delle modalità di gestione delle pratiche di governo". Una frattura, forse insanabile, tra il sindaco e l’opposizione, riguardo anche alla realizzazione del programma.

Nannetti ha esordito accusando i firmatari "di mancanza di sensibilità in un momento non certo facile per la situazione in cui si è trovato il Comune in questi anni dopo l’emergenza Covid e la successiva alluvione. Sono preoccupata e amareggiata – ha dichiarato la sindaca – non per me stessa, ma per tutti i cittadini che in queste ore mi stanno sostenendo sui social".

Preoccupata per un Comune a rischio paralisi e che potrebbe veder sfumare i fondi del Pnrr.

Ha rimarcato inoltre, "che non si dimetterà, essendo stata eletta democraticamente col 60% dei voti da due liste (PD e Una mano per Nonantola)". Ed è proprio da UMPN che un anno e mezzo fa arrivarono le prime avvisaglie, con le dimissioni di due componenti della Giunta Comunale (Vicesindaco e assessore all’ambiente). Una decisione che non piacque alla Nannetti essendo stata lei – in contrasto col partito – a mettere il proprio nome sulla lista di UMPN. Una situazione ingarbugliata ancor più dalla presa di posizione di Francesco Antonucci, ex consigliere PD ed ex Segretario del Partito democratico nonantolano, considerato da Nannetti un "vero e proprio errore averlo accreditato, con solo 58 preferenze", passando, dopo soli tre mesi, all’opposizione. Una mossa, a parere del sindaco, solo per "tornaconto personale".

Intanto, in attesa che dopo Pasqua s’insedi il Consiglio per votare la mozione di sfiducia, la giunta Nannetti continuerà a governare il comune, sperando in un ripensamento di Una Mano per Nonantola col quale è "aperta al dialogo per rivedere certe posizioni anche se in questo anno e mezzo non mi hanno mai contattato personalmente".

Nannetti ha poi definito "antidemocratico il possibile arrivo di un commissario che non sarebbe in grado di portare avanti l’attuale e difficile programma in itinere, compresi i rimborsi per i danni causati dall’alluvione, di cui è appena partita la prima trance". Dopo il naturale sostegno del PD alla giunta Nannetti, piove sul bagnato, con un comunicato di Fratelli d’Italia, che si schiera invece a favore della mozione di sfiducia presentata dall’opposizione, auspicando "il voto coerente del centro destra". Un clima non certo favorevole per un partito che governa da oltre 75 anni, e che per salvarsi, salvo ripensamenti, dovrebbe chiedere i voti – non certo scontati – di Forza Italia.

Gian Luigi Casalgrandi