
Controlli in un negozio etnico
Modena, 7 giugno 2025 – Bene l’ordinanza del sindaco Massimo Mezzetti che prevede la chiusura delle piccole attività alimentari nel centro storico e nella cintura dei viali alle 20 – commenta Luca Bagnoli, vicepresidente Confcommercio Modena – a tutela del decoro e della tranquillità dei residente del centro storico. E’ un provvedimento atteso da Confcommercio – precisa Bagnoli – che da tempo chiede siano messi sotto una lente di ingrandimento negozi di vicinato ufficialmente dediti al commercio di alimentari, ma che in realtà sono diventati in troppi casi attività di vendita di alcolici e superalcolici ad ogni ora del giorno e della notte a minori, sbandati e balordi, con la conseguenza di causare problemi insostenibili di abuso e di degrado urbano.
"Come abbiamo anticipato al Sindaco – prosegue Bagnoli – chiederemo che il provvedimento restrittivo abbia una durata maggiore di quella prevista (un mese, ndr) e che sia esteso anche alle aree periferiche della città, dove commercianti ed imprenditori segnalano da anni diverse situazioni ormai fuori controllo: dall’area Musicisti, alla zona di San Faustino, passando per viale Storchi, sono sotto gli occhi di tutti esercizi etnici che si sono trasformati in dispenser di bevande alcoliche e superalcoliche. Abbiamo necessità – conclude Bagnoli – di intervenire con sempre maggiore fermezza su derive, come quella di tanti negozi etnici, che minano la possibilità di garantire una serena frequentazione di spazi pubblici da parte dei modenesi: esortiamo dunque l’Amministrazione a proseguire senza indugio sulla strada intrapresa".
Plaude all’ordinanza anche il Movimento 5 Stelle.
"La decisione tutela la tranquillità dei residenti e il decoro urbano nel centro storico e nelle zone limitrofe di Modena. Questa iniziativa, che limita gli orari di chiusura di alcuni esercizi di vicinato, è perfettamente in linea con le storiche battaglie del Movimento per una città più sicura e vivibile. Da anni, infatti, denunciamo come il consumo non regolato di bevande alcoliche in aree pubbliche generi degrado, turbamento della quiete e comportamenti irriguardosi verso lo spazio urbano. Anche nel corso della precedente legislatura, quando la sicurezza veniva spesso definita una ‘percezione, abbiamo sottolineato come la libera vendita al dettaglio di alcolici, soprattutto nelle ore serali, favorisse situazioni lesive della vivibilità urbana. I cittadini hanno spesso segnalato disagi che oggi, finalmente, trovano risposta. Ma occorre proseguire il percorso intrapreso anche in altre zone della città".
r.m.