Nei boschi già le prime spugnole Regole e tesserini: il vademecum in attesa del via libera alla raccolta

Appena sarà possibile, una delle mete più gettonate per le prime passeggiate ambientali post-coronavirus saranno i boschi appenninici dove tanti proveranno a unire ‘l’utile al dilettevole’ cercando funghi. Infatti sono centinaia e centinaia i ‘post’ sui social che inneggiano a questa possibilità, in particolare nei gruppi di appassionati fungai di Modena e dell’Appennino. Mercoledì il Comitato di gestione Parchi Emilia Centrale ha deliberato le novità e le regole per la raccolta funghi in tutta la provincia di Modena per la stagione 2020. I privati proprietari di terreni che si sono convenzionati col Parco del Frignano per il libero accesso ai loro boschi, vedranno prorogare gratuitamente sino al 31 dicembre 2020 il loro tesserino di raccolta scaduto nel 2019. Saranno ridotti, vista la situazione generale, i punti di vendita dei tesserini a pagamento per tutte le altre categorie di raccoglitori ma è possibile attivarli anche on-line. Tutti i dettagli saranno resi noti sul sito dell’Ente Parchi www.parchiemiliacentrale.it; in generale c’è una riconferma della normativa degli anni scorsi. Continuano ad essere previste tipologie di tesserini stagionali e di altra durata (settimanale, giornaliero, annuale), differenziati per categorie di residenza (sia per comuni che per Unioni di comuni) e con le consuete modalità di favore previste per i residenti nelle aree del parco e nei comuni montani, sia rispetto al costo del tesserino che ai periodi ed ai quantitativi di raccolta. I boschi, sinora deserti se non per i pochissimi abitanti di case limitrofe, pare offrano già i primi funghi stagionali (‘dormienti’ e spugnole), cui a giugno-luglio dovrebbero seguire fino all’autunno i porcini che annualmente richiamano migliaia e migliaia di appassionati cercatori. La limitazione agli spostamenti regionali non inciderà moltissimo in questa prima fase, dato che il maggior afflusso di cercatori sui nostri monti proviene dalla pianura e dalla media montagna frignanese. I timori sono per la salvaguardia del bosco. Tra le regole spiccano il divieto di raccogliere funghi con l’utilizzo di rastrelli, uncini o altri strumenti che danneggiano il terreno. Vietato poi distruggere specie fungine non commestibili. g.p.