Nek abbraccia i fans e canta insieme a loro

In millecinquecento a Sassuolo al raduno del club, tre ore di spettacolo del cantante con i vecchi amici degli inizi e duetti a sorpresa

Nek (Foto Andrea Brusa)

Nek (Foto Andrea Brusa)

di Doriano Rabotti

Doveva essere il raduno di un fan club, in realtà è stata una grande rimpatriata di famiglia, come quelle che si facevano una volta per le feste comandate. Quando arrivavano tutti, anche se magari non erano millecinquecento, come ieri al PalaPaganelli di Sassuolo per il raduno del FilGood, il fan club di Nek che ha festeggiato insieme ai suoi ’tifosi’ i trent’anni dall’uscita del primo disco.

L’ha fatto con tre ore di musica e amicizia, riportando sul palco anche chi l’aveva accompagnato prima che diventasse famoso: dal mancino Gianluca Vaccari compagno nel duo country ’Winchester’, a quelli della prima band pop dei White Lady, Checco Roteglia e Andrea Raimondi, dallo storico coautore Massimo Varini (ed è stata l’occasione per spiegare che il sodalizio artistico non si è sciolto per chissà quale discussione, ma solo perché il chitarrista carpigiano sentiva l’esigenza di concentrarsi maggiormente su una strada propria), all’amico di sempre Luciano Galloni, batterista che ancora oggi compone la band che accompagna Nek insieme con Emiliano Fantuzzi e Max Elli, presenti anche ieri.

Non è stato un concerto, anche se le canzoni sono andate avanti dalle 15 alle 18. È stato piuttosto un viaggio nel tempo divertito e condiviso, un dialogo vero con i suoi ammiratori, alcuni dei quali invitati a cantare sul palco. È stata l’occasione per l’artista sassolese di ricordare i primi tempi in cui il fans club era gestito in famiglia, la madre andava a ritirare le lettere in posta e il padre Cesare rispondeva alle telefonate che arrivavano alle ore più improbabili nella casa alle porte del centro. E mentre la figlia di Filippo, Beatrice, sceglieva chi portare sul palco a cantare con papà (bravissimo Niccolò Galloni, figlio del batterista, su ’Se Telefonando’), mentre tre fans piemontesi lo omaggiavano di tre vini rispettivamente del 1972, anno di nascita, del 1992 anno del debutto e un Moscato di quest’anno, Filippo si mescolava al pubblico raccogliendo domande e abbracci. E annunciando, nel rispondere a un giovane fan di origini irlandesi, che il prossimo disco uscirà in vinile e non in cd.

Poco lontano c’erano ammiratori venuti da Madrid, che hanno capito meglio di tutti anche uno degli ospiti, l’argentino Emanuele Diego Victor, virtuoso della chitarra flamenca che ha vinto il talent ’Dalla strada al palco’ presentato dallo stesso Nek.

Una lunga cavalcata nella memoria, senza dimenticare l’abbraccio toccante a chi non c’è più, che si è concluso dopo tre ore con tutti i musicisti sul palco sulle note di ’Se io non avessi te’.

Ovviamente condivisa da tutti i presenti.