Nel bozzetto di Bernini le impronte dell’artista

La Galleria Estense ospita il ’Rio della Plata’ dello scultore barocco. Il modello in terracotta è collocato vicino al più noto busto di Francesco I d’Este

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di Stefano Luppi

Occorrerebbe andare alla Galleria Estense solo per un particolare: l’emozione di individuare, sul bozzetto del Rio della Plata lì esposto fino al 6 novembre, le impronte digitali vecchie di secoli dell’autore della piccola statua, Gian Lorenzo Bernini, scultore del seicento, uno degli artisti più grandi di ogni tempo. Questa emozionante caccia al tesoro - le "ditate" sulla terracotta un occhio attento le individua, in una zona in ombra - è possibile grazie alla nuova esposizione della piccola statua, lavoro preparatorio dell’artista per la Fontana dei Quattro Fiumi di Roma in piazza Navona. L’opera è stata posizionata al fianco di uno dei capolavori della statuaria di ogni tempo, il vaporoso busto di Francesco I d’Este che il medesimo artista realizzò negli stessi anni per il signore di Modena. Insomma, una occasione, questa, di bellezza e appunto emozione, dettate dal dialogo tra le due statue, con lo sguardo del Francesco I che pare quasi volgersi in direzione del piccolo modelletto. Esso è un prestito eccezionalmente concesso dalla Galleria Franchetti alla Cà d’Oro di Venezia, che in cambio ha avuto dall’Estense pezzi per la mostra "Da Donatello ad Alessandro Vittoria, 1450-1600". "Se i visitatori del museo nazionale di Modena - spiega il curatore Federico Fischetti - san tutto del busto di Bernini forse ignorano il fatto che la sua realizzazione costò di più della intera Fontana dei Fiumi inaugurata il 2 giugno 1651".

Questa operazione culturale, resa possibile dalla collaborazione tra Gallerie Estensi e Direzione Regionale Musei Veneto, è voluta da Martina Bagnoli e dalla studiosa modenese Claudia Cremonini, rispettivamente direttrici delle Gallerie e della Ca’ d’Oro: "Il Rio della Plata è una delle sei terrecotte superstiti riconducibili alla Fontana dei Fiumi che ai contemporanei apparve subito come un ‘miracolo del mondo’ condensando l’eccezionale slancio di progettazione artistica, ingegneristica, idraulica e figurativa. Alta trenta metri ha alla base le personificazioni dei quattro maggiori fiumi dei continenti conosciuti: Danubio per l’Europa, Nilo per l’Africa, Gange per l’Asia e appunto il Rio della Plata per le Americhe. Con questo prestito abbiamo iniziato una collaborazione tra i nostri due musei".