Nelle nicchie antichi affreschi

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IL RESTAURO dell’oratorio di San Nicolò nel castello di Sestola, tuttora in corso sotto la sorveglianza della Soprintendenza, ha riservato alcune importanti sorprese in alcune nicchie, chiuse da tempo, e scoperte durante il rifacimento del tetto. In una, a destra dell’altare maggiore, è stata scoperto l’ostensorio di un altare, murato, con all’interno un teschio che, in accordo con la Soprintendenza archeologica, è stato rimosso e depositato nei Musei civici e archeologici di Modena, dove sono in corso studi da parte della dottoressa Pellegrini. E’ mancante della parte frontale ed è danneggiato nella nuca. Dalle dimensioni non si esclude che potrebbe essere di un bambino. Mistero anche sulla datazione e sui motivi di questo tipo di sepoltura.

Sono stati riportati alla luce anche pregevoli figure e decori originali, in particolare affreschi quattrocenteschi di scuola toscana. Si trovano nelle navate laterali, in nicchie della struttura originale. Sul lato destro si rileva l’antica presenza di un altare, con sovrapposta figura centrale della Madonna con Bambino ai cui lati si trovano le figure di un angelo e di Sant’Antonio oltre alla figura di San Rocco. Al lato sinistro di quello che fu l’altare è stata svuotata e riaperta una nicchia, probabilmente il Tabernacolo, anch’esso decorato internamente in continuità con la parete. Dietro l’altare di sinistra, nell’intercapedine, sulla parete di fondo, ricoperta da detriti, è riapparsa ben conservata una nicchia affrescata con figura di Madonna con Bambino e, sulla parete laterale, sotto stratificazioni di successive pitturazioni decorative, è stata scoperta, ben conservata, la figura di San Girolamo. Di grande interesse anche il restauro degli altari laterali seicenteschi.

«E’ stata fatta la scelta di non riprendere le vecchie tinte – ha spiegato l’architetto Giovanni Cerfogli, progettista e direttore dei lavori dell’intero intervento nella fortezza di Sestola – ma di lasciare a vista lo stato originario conservato del bene, soprattutto per gli studiosi perché di questo ciclo di affreschi si sa ben poco dal punto di vista della storia dell’arte». Quest’intervento di restauro dell’Oratorio, che un tempo era la chiesa parrocchiale, sarà ultimato entro Natale: mancano ancora l’impianto di illuminazione e alcuni lavori di rifinitura delle opere restaurate. Infine, dalla ricerca effettuata presso la Galleria Estense, si proporrà la ricollocazione del quadro di San Luigi rimosso nel 1941 dall’altare di destra, mentre si conferma la perdita delle figure di apostoli strappate contemporaneamente dal ciclo di affreschi absidale.

Walter Bellisi