Carpi, neonata morta, scagionati i 14 medici. "Hanno fatto il massimo"

La piccola è deceduta durante il parto. Secondo i periti è stato fatto tutto il possibile

Erano indagati 14 tra medici e ostetriche del reparto di ginecologia

Erano indagati 14 tra medici e ostetriche del reparto di ginecologia

Carpi (Modena), 22 giugno 2018 - I medici e gli ostetrici che intervenirono per far nascere e subito dopo cercare di salvare la vita alla piccola non ebbero alcuna responsabilità sul tragico decesso della bambina, poichè la complicanza sorta durante il travaglio non poteva essere prevista. Dopo quasi cinque anni è stato archiviato il caso che vedeva indagati ben 14 tra medici e ostetriche del reparto di ginecologia del Ramazzini. L’accusa era per tutti quella di omicidio colposo a seguito del decesso, appunto, della neonata. La madre della piccola, una 39enne carpigiana, dopo il difficile parto era finita in rianimazione: nel corso del travaglio, infatti, aveva subto la rottura dell’utero. Era stata la citata complicanza, secondo i periti, a portare al tragico epilogo. «Era inevitabile e non prevedibile - scrivono i medici nella consulenza richiesta dalla procura - ma i professionisti riuscirono a salvare la vita alla mamma, in serio pericolo a causa appunto della rottura dell’utero». Le indagini scattarono a seguito della denuncia presentata dal papà della neonata.

Era il 28 agosto del 2013 quando la 39enne, colta dalle doglie, arrivò in ospedale a Carpi. Qualcosa però andò storto: infatti durante il travaglio i medici si accorsero della inattesa complicanza: la rottura dell’utero della partoriente. La neonata, nonostante i disperati tentativi di rianimarla, morì subito dopo. Il papà della piccola, sotto choc, si recò al Commissariato, a Carpi, per sporgere denuncia. La famiglia era intenzionata a far luce su quanto accaduto e soprattutto a capire cosa fosse capitato in quei drammatici momenti in sala parto. Era stato fatto tutto il possibile per salvare la vita alla loro bambina?

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A seguito dell’eposto la procura aprì un’inchiesta volta a verificare se l’evento - rottura dell’utero - fosse prevedibile e se fosse stato fatto tutto il possibile a livello sanitario per evitare il decesso della piccola. Partirono gli avvisi di garanzia nei confronti di 14 tra medici e ostetriche del reparto. I sanitari che, quel giorno, avevano assistito la carpigiana.

A seguito dell’esame autoptico eseguito sul corpicino della neonata e degli accertamenti svolti dalla polizia il pm chiese l’archiviazione del caso, non ravvisando responsabilità. A seguito dell’opposizione, però, fu eseguita una perizia nell’ambito di incidente probatorio all’esito del quale il caso, alla fine, nei giorni scorsi è stato archiviato. Quei quattordici medici fecero tutto il possibile per salvare la vita alla bambina.