Next generation, poche idee e confuse

Migration

Piergiulio

Giacobazzi*

Nell’intervento del sindaco sui progetti indicati per provare ad intercettare i finanziamenti del programma europeo Next Generation Eu c’è la conferma della scarsa visione politica dell’Amministrazione comunale. Finanziare i già finanziati 2,5 chilometri di diagonale ciclabile urbana o un seppur importante centro musica non ha nulla a che vedere con una dimensione europea, così come non lo ha la ristrutturazione di una palazzina da adibire a sede del nuovo centro per l’impiego o la riqualificazione energetica di alcuni edifici pubblici. Purtroppo il governo di Modena continua a pensare in piccolo e ad essere inadeguato alle sfide e al salto di qualità in termini di prospettiva che l’Europa chiede e le risorse messe a disposizione necessitano. L’Europa chiede progetti innovativi e strutturali e Modena non è in grado di fornirli. L’Europa ci chiede progetti straordinari come lo sono le risorse garantite, e la politica modenese non sta facendo altro che proporre l’ordinario. Con l’aggravante di avere fino ad ora evitato quel confronto che oggi auspica. Una carenza di prospettiva e di orizzonte politiche che svilisce e vanifica anche il lavoro delle strutture tecniche del Comune.

Purtroppo anche sul tema fondante per il futuro della sicurezza del nodo idraulico modenese, richiamata oggi dal sindaco, l’Amministrazione Comunale, così come, per competenza, quella regionale, non ha saputo e potuto andare al di là di progetti ordinari e già previsti. E questo perché, come ha confermato l’assessore Priolo, non esistono progetti per la vera messa in sicurezza di Secchia e Panaro tali da essere definiti e finanziati nei tempi previsti dal Recovery plan.

*Forza Italia