MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Nicoletti Nel regno della fantasia ribelle

Al Memoria Festival l’autore di ’Nel paese dove i maiali volano, i lupi galleggiano’, che ha interpretato i sogni del figlio Tommy

Gianluca Nicoletti e il figlio Tommy domani saranno al Memoria Festival a Mirandola

Gianluca Nicoletti e il figlio Tommy domani saranno al Memoria Festival a Mirandola

L’amore che lega Gianluca Nicoletti al figlio Tommy è assoluto, ‘divorante’, come direbbe lo stesso Nicoletti, e al tempo stesso poetico. "Sono semplicemente un padre", replica Nicoletti, giornalista di Radio 24 e della Stampa e scrittore. Ma non è semplicemente così: basta vedere lui e Tommy, 28 anni, chiuso nel silenzio della sua neurodivergenza, per comprendere che è ben oltre. Padre e figlio saranno i protagonisti, domani alle 17.30 nel Gazebo degli archi a Mirandola, nell’ambito del Memoria Festival, de ‘I maiali volano, i lupi galleggiano’.

"Io per vivere parlo e ho un figlio che non parla ma ha diritto di vivere – spiega Nicoletti -. La gente potrà pensare ‘il solito padre che parla del figlio autistico’. No, non è così. Mio figlio la notte dorme, sogna pupazzi ballerini che saltellano su sedie, tavolini. Sono i suoi pensieri che diventano oggetti parlanti. Io li ho visti una notte in cui lui dormiva e sorrideva. Così, in un’estate in campagna ho cominciato a collegare al suo tablet il mio computer. I suoi pupazzi atterravano sul prato del mio desktop e io cominciavo a immaginare dei nessi tra loro".

Così è nato il loro libro, ‘Nel paese dove i maiali volano, i lupi galleggiano’ (Mondatori Electa). "Ho voluto regalare a Tommy e ai suoi personaggi il dono della parola – racconta – scrivendo e inventando storie venute da un mondo fantastico dove i maiali volano e i lupi galleggiano. Ma come sempre, l’amore tra un padre e un figlio resta l’origine di un intero universo". È nata così una colorata storia "pensata per i bambini che cominciano ad apprendere i meccanismi della socialità, affinché imparino ad apprezzare chi ha un punto di vista diverso dal proprio. Ma è anche un libro per gli adulti, una sorta di critica allegorica della società, e uno strumento per i genitori, utile a ritrovare un punto d’incontro con i loro figli prima che la realtà digitale se li inghiotta per sempre".

Il ricavato delle vendite del libro andrà alla Fondazione ‘Cervelli Ribelli’, fondata da Nicoletti, il cui scopo è realizzare progetti che favoriscano l’inclusione sociale e lavorativa di persone con neurodiversità come una scuola d’arte, oltre che diffondere cultura e informazione sul valore della diversità. "Il testo rappresenta un po’ l’apice del lavoro che abbiamo fatto in questi ultimi anni in cui io ho costruito con le mie sole forze, senza alcun contributo pubblico, il centro ‘Cervelli Ribelli’ in cui raduno ragazzi autistici ‘grandi’, quelli che in sostanza fanno più fatica a essere collocati. Anziché essere ‘racchiusi’ da qualche parte, io li accolgo e intorno a loro ha costruito questa scuola d’arte per ragazzi e ragazze autistici: l’idea è nata perché mio figlio dipinge, il disegno è la sua forma espressiva, è un autistico non verbale".