Nidi, fondi in più dalla Regione "Aumenteremo i posti disponibili"

Da Bologna misura straordinaria da 7 milioni. A Modena sono da soddisfare. ancora 359 domande, il 35%

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Una misura straordinaria per "accogliere tutti i bambini e le bambine nei nidi dell’Emilia Romagna". La Regione stanzia per l’anno che comincia 7 milioni di euro "per consentire ai Comuni un primo ampliamento dell’offerta educativa già da settembre, con un contributo di 4.500 euro annui per ogni nuovo posto attivato, e il conseguentemente abbattimento delle liste di attesa". Un esborso che fa felice il Comune di Modena alle prese, nonostante le rinunce, con 359 domande non ancora coperte (il 35 per cento del totale). "È davvero un’ottima notizia – sottolinea l’assessora Grazia Baracchi – ed è soprattutto il risultato frutto del lavoro svolto insieme alla Regione che ha ascoltato le richieste degli Enti locali contribuendo ancora una volta a dare risposta ai bisogni delle famiglie"

Le risorse sono quelle dei fondi strutturali europei: potranno essere utilizzate per il potenziamento del servizio pubblico anche attraverso strutture private convenzionate. "Quindi – puntalizza l’assessora – non uno stanziamento a pioggia, ma un finanziamento specifico a quei Comuni o Unioni con liste d’attesa e in grado di reperire nuovi posti. E i nostri uffici non hanno perso tempo: davanti al forte aumento delle richieste registrato, il Settore, da subito, ha avviato un confronto serrato con i gestori del territorio per sapere esattamente su quanti posti e in quali strutture si sarebbe potuto contare nel momento in cui si fossero trovate le risorse".

La ricognizione, che ha coinvolto tutti i servizi nido d’infanzia accreditati presenti nel territorio, "è quasi terminata. Posso già anticipare che siamo riusciti a individuare un numero significativo di posti offerti da tutto il sistema integrato, soprattutto in strutture convenzionate o appaltate, ma anche in nidi Fism o attraverso nuove convenzioni. Inoltre, il Comune integrerà lo stanziamento regionale con risorse proprie per coprire interamente il costo annuo di ciascun posto, che per l’ente locale è comunque superiore ai 4.500 euro annui, senza andare a ritoccare la tariffa pagata dalle famiglie che resta invariata rispetto allo scorso anno".

All’inizio della prossima settimana, continua Baracchi, "porteremo in giunta l’atto programmatorio per l’indizione della Conferenza dei Servizi durante la quale saranno esaminate le disponibilità e definite le distribuzioni dei nuovi posti disponibili, in base al cui numero ci sarà assegnato il finanziamento regionale".

g.a.