"Nido, sulle maestre licenziate solo un rimpallo di responsabilità"

Cgil critica sia Pelloni, che invita a cambiare modello di gestione, sia l’Asp: "Educatrici lasciate senza risposte"

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Non si placa lo scontro tra Cgil e Asp Terre di Castelli sul licenziamento di 4 educatrici di asilo nido non riconfermate dall’agenzia interinale che ha in appalto il servizio. Il sindacato critica da un lato il sindaco di Vignola Pelloni, il quale chiede di affidare i servizi scolastici in convenzione con cooperative senza passare da Asp e dall’altro il presidente di Asp Marco Franchini perché, in quanto committente, avrebbe dovuto garantire il passaggio di tutte le lavoratrici da un’agenzia interinale all’altra. Su tutto Cgil ribadisce "con forza il diritto delle lavoratrici ad essere riassunte immediatamente" e promette azioni legali se questo non avverrà.

"Assistiamo stupefatti ad un vero e proprio rimpallo di responsabilità sulla vicenda delle 4 lavoratrici dell’appalto di somministrazione di lavoro presso l’Asp Terre di Castelli licenziate lo scorso 1° aprile nel cambio appalto per la somministrazione di personale – scrive Cgil in una nota – le lavoratrici sono senza lavoro e senza risposta da nessuno dei soggetti interessati: istituzioni e Asp sono per ora intervenuti solo nel dibattito pubblico, producendo, tra l’altro, inutili strumentalizzazioni di un grave episodio lavorativo a fini strettamente politici che i sindacati respingono con forza".

s.s.