Niente tribuna sulla pista Ferrari

Niente tribuna, ammesso fosse ipotesi praticabile, a ridosso del circuito della Ferrari per evitare l’accalcarsi dei tifosi sul cavalcavia della Giardini mentre le ‘rosse’ provano in pista. La proposta, quantomeno futuribile, era stata consegnata dal consigliere leghista Stefano Ferri al consiglio comunale di Maranello, perché si impegnasse l’amministrazione a varare uno studio di fattibilità. Questo il nucleo della proposta di Ferri – integrato con altre idee, come l’installazione di colonnine audio che diffondessero il rombo delle vetture del Cavallino a beneficio dei turisti – bocciata tuttavia dal civico consesso. Voti favorevoli, alla proposta, solo da parte di Lega e Gruppo Misto, secco ‘no’ da parte di tutte le altre forze politiche, che hanno giudicano la proposta di Ferri, ove non ‘irrealizzabile’, comunque ‘irricevibile’. Vero che, ha ammesso ad esempio Guglielmo Sassi di Fratelli d’Italia Evoluzione Maranello, il problema della sicurezza stradale, su quel tratto della Giardini, quando si accalcano i pedoni c’è, altrettanto vero che piuttosto che l’irrealizzabile tribuna lo si potrebbe risolvere, ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia, "con controlli più puntuali da parte della polizia locale". Altrettanto vero, ha sottolineato invece Davide Nostrini, che "la proposta intercetta le passioni di tutti i tifosi, me compreso, ma il compito di chi amministra è adoperarsi per il territorio su scelte plausibili, e già uno studio di fattibilità su una proposta del genere comporterebbe un costo notevole, oltre che la necessità di accordarsi con altre amministrazioni". Perché, hanno fatto presente molti dei consiglieri che hanno votato contro (oltre ai già citati Sassi e Nostrini, anche il Partito democratico e la lista civica Maranello in Testa) da considerare ci sarebbe anche la variabile geografica, essendo il circuito collocato in territorio (anche) fioranese e il cavalcavia di competenza provinciale. L’ipotesi, suggestiva, suggerita da Ferri resta insomma tale, sostenuta da Lega e Gruppo Misto ma respinta da tutti gli altri gruppi consiliari.

Stefano Fogliani