Non solo ceramica, ai turisti il distretto piace

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Celebre fino a pochi anni fa quasi esclusivamente come eccellenza industriale, il distretto ceramico cresce anche sul piano turistico. Secondo i dati Lapam, i visitatori in provincia sono aumentati tra il 2017 e il 2018 del 5,5% (la percentuale più alta in Regione) e dopo il capoluogo, i Comuni che hanno il numero di presenze più consistente sono quasi a pari merito Maranello e Formigine, rispettivamente con 154mila e 152mila presenze (calcolato su una media di 2,4 notti per turista). Più indietro, ma comunque in crescita anche Sassuolo (61mila) e Fiorano (30mila). Fermo restando che una buona fetta è clientela business degli hotel, qual è il fattore che sta facendo lievitare l’interesse di visitatori, molti dei quali vengono dall’estero (soprattutto da Germania, Francia e Stati Uniti)? E quanto davvero intende scommettere il comprensorio ceramico sul turismo?

A sorprendere tra tutti è il dato di Formigine che si piazza sul podio provinciale, in terza posizione, a un’incollatura da Maranello. «Evidentemente – gongola l’assessore Corrado Bizzini – il percorso partecipato che abbiamo fatto in questi anni con gli operatori economici sta pagando e le iniziative avviate dal mio predecessore, Mario Agati sono apprezzate. Chi sceglie Formigine spesso lo fa per distaccarsi dalle zone eccessivamente urbanizzate, non dimentichiamo che Formigine conta 25 metri quadrati di verde a testa, c’è chi dice che siamo una ‘piccola Svizzera’». In più, prosegue Bizzini, «stiamo cercando di venire incontro alle osservazioni degli albergatori. Quando per esempio ci hanno detto che i clienti chiedevano ‘cosa possiamo fare stasera in zona’, loro inizialmente non sapevano cosa rispondere. Adesso abbiamo provveduto inviando una newsletter ogni 15 giorni che spiega cosa offre il territorio. Per il futuro abbiamo un paio di progetti in mente, non possiamo anticipare molto, ma è chiaro che noi dobbiamo legarci sempre più a Modena e a Bologna, il provincialismo non paga».

Meno sorprendente, ma comunque non scontato il secondo posto in Provincia per Maranello, trainata ovviamente dal mondo Ferrari, Museo in primis: «Un bellissimo risultato – sottolinea l’assessore Mariaelena Mililli – che ci sprona a proseguire su un percorso avviato da tempo e che vede protagonista la sinergia degli operatori del territorio e degli amministratori locali. Sapere che in questa classifica Maranello é seguito da Formigine e Fiorano ci fa dire che le politiche distrettuali sul turismo stanno dando risultati sempre migliori e che hanno margine di crescita. Un approccio di rete che cercherà di consolidare sempre di più il rapporto tra le strutture ricettive del nostro territorio e il commercio».

Sassuolo sta provando a muoversi su due fronti, come spiega l’assessore Massimo Malagoli: punta sulla Terra degli Estensi (assieme a Modena, Ferrara, Reggio, Garfagnana) che comprende oltre al Palazzo Ducale, il museo Bertozzi & Casoni e la Peschiera, anche la riqualificazione del castello di Monteggibbio, e sul filone industriale, vale a dire l’organizzazione sempre più organizzata di musei aziendali che raccontano il ‘saper fare’ del nostro territorio. Sarà importante intercettare i pacchetti turistici che sono stati già messi a bando per il 2020 che coinvolgono tour operator in grado di garantire flussi turistici significativi dall’Europa e dal resto d’Italia in un territorio: «In passato su questo fronte non si è fatto quasi nulla – continua Malagoli – conto prima di tutto di attivare un punto informativo turistico che oggi non c’è e che sia aperto nel weekend». Presto arriverà anche un video promozionale di Sassuolo da spendere sui social, mentre tanto è ancora da fare sul fronte delle strutture ricettive: «Contiamo nella sensibile crescita in corso di bed&breakfast e piccole strutture ricettive».