Nonantola, usarono i social per diffamare il sindaco Condannati sei ‘haters’

Postarono sui social una foto che ritraeva una donna di Nonantola costretta a dormire in auto, a causa delle ristrettezze economiche in cui versava. I leoni da tastiera in pochi minuti iniziarono ad invadere la ‘bacheca’ di insulti verso il sindaco di Nonantola, Federica Nannetti e verso la stessa amministrazione ‘colpevoli’ di non interessarsi della situazione dei propri cittadini, prendendo come esempio proprio il caso della donna costretta a dormire nella propria auto. Sono così finite a processo per diffamazione sei persone nei confronti delle quali è stato emesso decreto penale di condanna. Ieri mattina si è svolta la prima udienza del processo, durante la quale sono state ammesse le prove e la costituzione di parte civile del Comune. I fatti risalgono all’ottobre del 2018. In quell’occasione un cittadino postò su Facebook al’immagine di una signora italiana che dormiva in auto, a Nonantola appunto con l’invito ad aiutarla. Poco dopo, sotto la foto della donna iniziarono a comparire uno dopo l’altro diversi commenti da parte di ‘haters’, che accusavano il comune e il sindaco di non fare nulla per aiutare i propri cittadini. I post contenevano – secondo le accuse – offese alla reputazione dell’Amministrazione Comunale di Nonantola e del sindaco Federica Nannetti. ‘Una vergogna’ – si leggeva nei post - ‘Perchè il sindaco non fa nulla? Vigliacco’. A quel punto scattò la denuncia che portò, a seguito delle relative indagini all’identificazione di sei autori dei post ‘incriminati’, nei quali è stato emesso decreto penale di condanna. Due di questi hanno presentato opposizione al decreto. Ieri, appunto, è iniziato il processo nei confronti degli ‘haters’ con l’accusa di diffamazione sui social.