
Il parroco di Solignano e il consiglio pastorale replicano al comitato "Amici di Solignano Vecchio" sulla questione della riqualificazione del...
Il parroco di Solignano e il consiglio pastorale replicano al comitato "Amici di Solignano Vecchio" sulla questione della riqualificazione del campanile, inaugurata di recente. "Il Comitato Amici di Solignano Vecchio – si legge in una nota - che si assume il merito del restauro dell‘antico campanile, si è creato dopo l’arrivo a Solignano del compianto parroco Don Franco Silvestri. Don Franco, per le segnalazioni di detto comitato, ha dovuto giustificarsi in sedi ufficiali perché ha spostato dei candelieri e una statua, ha messo della ghiaia per agevolare l’ingresso alla chiesetta e infine ha fatto togliere, durante un sopralluogo, le campane, per evitare che precipitassero. E veniamo ai fatti.
Agli atti dell’Ufficio diocesano beni culturali risultano diversi documenti, tra cui una lettera alla Soprintendenza del 2021 di don Franco in risposta alla richiesta di chiarimento (dopo segnalazione del comitato) riguardo alla rimozione urgente delle campane dal campanile. In essa il parroco già dichiara l’intenzione di riportare le campane nel loro luogo originario appena possibile, ma si dice anche che in quel momento la parrocchia non aveva le risorse economiche necessarie. L’ultimo documento è una Nota della Soprintendenza del 29.06.2022, a seguito dell’ennesima sollecitazione del comitato, con cui "Si richiama la proprietà agli obblighi conservativi del bene culturale".
La dottoressa Roversi dell’Ufficio diocesano dei beni culturali chiarisce che quella della Soprintendenza "non è un’intimazione, ma una raccomandazione"…Tra l’altro con il Bando Pnrr da noi vinto è stato realizzato un progetto di restauro approfondito, non finalizzato solo al riposizionamento delle campane. Grazie ad alcuni membri del consiglio pastorale e a Don Franco che, già malato, è stato sempre pronto a sostenere i suoi collaboratori.
Prima del campanile è stata restaurata anche la facciata della chiesetta. Tutti questi lavori sono segno del fatto che alle nostre chiese ci teniamo davvero, non perché costretti da qualcuno. Siamo quindi pronti a tutelarci, nelle sedi opportune, contro chi diffama la nostra Parrocchia".
m. ped.