Notte di festa per il Modena tornato in B

Cortei per le strade, cori ed entusiasmo nelle piazze gremite del centro storico

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Una festa attesa, sperata, finalmente arrivata. I tifosi non ci pensavano troppo per scaramanzia, ma sapevano che, in caso di vittoria, l’appuntamento era sui viali della città, per un festoso carosello di auto a clacson spiegati e nelle principali piazze della città. C’era da superare l’ultimo ostacolo, la partita contro il Pontedera, squadra che occorreva battere a tutti i costi per essere sicuri di rimanere davanti ai rivali della Reggiana e guadagnare così la promozione in serie B senza passare dai playoff. Dopo il primo gol di Tremolada un po’ di tensione è sparita, lasciando spazio, nella mente dei tifosi, a pensieri positivi. Con il raddoppio di Scarsella paure e fantasmi se ne sono quasi del tutto andati e con la terza rete di Silvestri tutti hanno cominciato seriamente a pensare al dopo partita. Non parliamo poi della quarta rete, segnata ancora da Scarsella, che ha dato il via definitivo alla celebrazione della tifoseria canarina. E così, dopo il triplice fischio finale e dopo il doveroso omaggio ai giocatori, rimasti in campo per godersi l’applauso della tifoseria, (che seguendo l’invito del patron Rivetti è rimasta rigorosamente sugli spalti senza invadere il campo), la festa è cominciata per le vie della città. Tre i luoghi scelti dai tifosi per celebrare il ritorno del Modena in serie B: piazza Roma, piazza Grande e soprattutto Largo Garibaldi, nei pressi delle fontane del Graziosi, luogo che ormai da decenni ospita i momenti di festa legati al calcio. I più attempati si ricorderanno il bagno nelle fontane dopo le vittorie ai campionati mondiali del 1982, forse i primi appuntamenti spontanei delle tifoserie pallonare. NEgli anni successivi, l’usanza si è consolidata e ogni vittoria ha avuto in quegli spazi il proprio bagno di folla. Anche sabato sera, bandiere gialloblù al vento, cori da stadio, tifosi con la sciarpa ma anche tante famiglie con bambini, che molto probabilmente ricorderanno quei momenti per tutta la loro vita. Sapendo già che la loro carriera da tifoso canarino è già cominciata.