Notte europea, la danza entra nei musei

I ballerini di dodici scuole si esibiranno nei luoghi della cultura aperti fino a tarda ora. Spettacolare flash mob in piazza Grande

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di Stefano Luppi

Una intera nottata, tra una settimana, dedicata alla cultura e in particolare alla sua forma più ’corporea’, la danza, con una ampia serie di iniziative praticamente in ogni luogo culturale cittadino. Si tratta della Notte europea dei Musei, presentata ieri mattina, nel cortile del Leccio dell’ex San Paolo di via Selmi, dall’assessore alla cultura Andrea Bortolamasi con Cristiana Zanasi del Museo Civico, coordinatrice delle iniziative degli istituti culturali; la critica di danza Monica Ratti; la produttrice tv Vittoria Cappelli e Anselmo Sovieni, membro del consiglio di amministrazione di Fondazione di Modena che finanzia in parte le iniziative. L’evento in programma sabato 14 dal pomeriggio a notte fonda è il primo di tre iniziative - le altre sono il Motor Valley Fest e la Festa della musica - che introdurranno all’estate modenese.

Questi eventi, come annunciava il Carlino alcuni giorni fa, vanno a sostituire il Nessun Dorma - notte bianca istituita dall’allora assessore Roberto Alperoli, oggi cassata dal Comune. Particolarmente innovativa appare la scelta di fare ballare donne e uomini di dodici scuole di danza in spazi storici come le sale comunali, le biblioteche, palazzi storici, musei e archivi.

"Abbiamo fatto la scelta – dice l’assessore Bortolamasi – di triplicare gli eventi, tutti gratuiti: al posto della Notte Bianca infatti sono tre le nottate con danza, musica, motori. In questo modo decongestioniamo e investiamo, con risorse anche del nostro assessorato, con il fine peraltro di intercettare altri pubblici". Ecco un sunto di quanto accadrà (ogni informazione completa è su comune.modena.itcultura). Il programma della danza si aprirà alle 16.30 con uno spettacolare flash mob in piazza Grande, al ritmo di percussioni afro, hip hop e capoeira. Da quel momento, il pubblico potrà assistere a performance itineranti nelle sale storiche del Palazzo comunale (a partire dalle 20, con repliche fino alle 23.15), nel Lapidario romano e alla Gipsoteca Graziosi del Museo civico (dalle 17.15), con performance di danza contemporanea e neoclassica accompagnata da musica dal vivo. Una performance speciale racconta l’Archivio storico comunale mentre ballerini di afro e hip hop si esibiranno nella cornice storica della biblioteca Poletti (dalle 20.30) e delle Gallerie Estensi, della biblioteca e del lapidario estensi (dalle 19.30) dove si svolge anche il galà conclusivo alle 23. La danza classica e quella contemporanea animeranno Palazzo Santa Margherita, con il Museo della Figurina e la biblioteca Delfini, e il Collegio San Carlo. Musica hip hop e urban riempiranno il cortile del Rettorato in via Università (dalle 20.30) e di nuovo il cortile del Leccio del San Paolo (dalle 18).

Sabato 14 maggio saranno aperti inoltre fino alla tarda serata la Ghirlandina, i Musei del Duomo e l’Acetaia comunale, mentre Ago Modena-Fabbriche culturali propone un itinerario speciale tra la farmacia storica e la chiesa di Sant’Agostino. I teatri modenesi partecipano con visite nei luoghi solitamente non accessibili al pubblico, come il percorso dietro le quinte al Pavarotti-Freni, e con spettacoli, come lo Storchi che propone ’I figli della frettolosa’. E riaprono le dimore storiche come i palazzi Schedoni e del Principe Foresto, sede della Prefettura, e la chiesa di San Vincenzo, per mostrare al pubblico luoghi ricchi di storia. Visita guidata anche al settecentesco palazzo del Rettorato dell’Università di Modena, con la presentazione del Lapidario e della Galleria dei busti.