«Notti insonni per il caldo, poi la grandine»

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PRIMA IL CALDO torrido, con temperature che in città sfioreranno anche i 40 gradi tra domani e venerdì, poi il rischio grandine con una probabile allerta prevista per la giornata di sabato.

Non sarà una settimana facile per i modenesi che dovranno far fronte a due bruttissimi clienti.

Ad anticiparlo è Alessandro Bruscagin, esperto meteorologo: «Le temperature continueranno a crescere nelle prossime ore arrivando a toccare anche i 39 gradi giovedì (domani, ndr) e venerdì.

Dopo questo picco, nel tardo pomeriggio di venerdì, potrebbero esserci dei temporali sull’appennino che allenteranno un po’ la morsa del caldo».

GRANDINE Dopo quella catastrofica dello scorso 22 giugno, le preoccupazioni maggiori sono ovviamente per la grandine. «Purtroppo – continua Bruscagin – ci sono tutte le premesse per un paio di grandinate pericolosette fra venerdì e domenica, con la giornata di sabato che presenta tutti gli ingredienti necessari per un’intensificazione del fenomeno. Non è il caso di allarmare i cittadini perché è statisticamente improbabile che si verifichino situazioni come quelle dell’ultima volta, ma è bene informarli di questa possibilità, molto concreta, su sabato».

Nell’immediato, a dare parecchio fastidio è soprattutto la prospettiva di trascorrere un paio di notti insonni: «L’aria molto calda sarà accompagnata da tassi di umidità piuttosto elevati – prosegue Bruscagin - a Modena città le minime, registrate di notte, non scenderanno mai sotto i 29 gradi creando chiaramente dei disagi. L’alba di venerdì sarà in assoluto la più calda». Temperature che invece saranno un po’ più vivibili spostandosi in aperta campagna: «Dovrebbe esserci una differenza anche di 4-5 gradi in meno per quello che riguarda le minime notturne»

AGOSTO Difficile fare previsioni a lungo termine, ma è assai probabile che dopo il week-end, con temperature più miti, il caldo africano torni a farla da padrone in maniera piuttosto prepotente. «Portarsi troppo avanti è un po’ come fare un tuffo nel buio – conferma l’esperto – però è ipotizzabile che la prima quindicina di agosto sarà piuttosto cattivella, pur senza arrivare mai alle massime record che abbiamo raggiunto quest’anno alla fine di giugno.

Dopo Ferragosto invece non dovremmo più avere temperature così alte anche perché le giornate si stanno accorciando sensibilmente e le ore di sole saranno sempre meno».

IN POCHE PAROLE bisognerà stringere i denti ancora per le prossime tre settimane, prima di avere una tregua che possa riportare le temperature a livelli accettabili. Nell’immediato, in ogni caso, la priorità è riuscire a dormire dignitosamente nelle prossime tre notti, sperando poi che la possibile grandinata non sia troppo aggressiva

Francesco Pioppi