"Novi, oltre 100 obiettivi raggiunti Mi ricandido con una civica vera"

Il sindaco Diacci tenta il bis: "Lista senza colori politici. Tra le priorità, inclusione,. rigenerazione e partecipazione"

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La data delle prossime elezioni amministrative a Novi ancora non è certa, oscillando tra metà maggio e metà giugno. Ma tra le certezze vi è la ri-candidatura dell’attuale sindaco Enrico Diacci che mira a governare la città per altri cinque anni, sempre puntando su un elemento che ha contraddistinto la sua vittoria del 2017: essere espressione di una lista civica.

Sindaco Diacci, come nasce la sua decisione di candidarsi di nuovo?

"Come ‘Noi lista civica’ vogliamo riproporre il progetto che cinque anni fa ci ha condotti alla vittoria: la modalità con cui ci presentiamo è la stessa. Siamo una lista civica vera e propria, fatta da cittadini che hanno a cuore il proprio territorio e operano per il bene del paese. E questo senza colori politici".

Ha alle spalle cinque anni di mandato: che bilancio traccia?

"Abbiamo realizzato la quasi totalità dei progetti messi a programma nel 2017: sono oltre 100 gli obiettivi portati a casa, integralmente o parzialmente. Ne sono rimasti fuori, per ora, solo una ventina. Siamo soddisfatti, soprattutto perché abbiamo lavorato molto con i cittadini, costruito relazioni, sempre collaborando con la Regioni e altri enti. Ho preso un impegno concreto e voglio portarlo a termine: non lascio le cose a metà. Dunque, è come se fossi a metà del mio mandato, e auspico di essere rieletto per realizzare tutto quello che avevo promesso e, ovviamente, molto altro". Quali sono i punti del suo programma?

"Sono riassumibili in quattro ‘capitoli’: ‘Novi si è fatta grande’, il primo. Vogliamo un territorio con collegamenti di qualità, con il progetto di via Bosco che colleghi all’A22, per migliorare la vocazione industriale e turistica sotto l’aspetto dell’enogastronomia di eccellenza. ‘Novi è bella (e ci vivrei)’: il paese si sta rigenerando, guardiamo alla qualità della vita e al benessere delle frazioni, grazie ai servizi inaugurati in questi anni. Il sisma è stato, nella sua tragicità, l’occasione per rivedere tante cose e dare a Novi una seconda giovinezza".

Gli altri due punti?

"‘A Novi nessuno escluso’: diritti, legalità, inclusione. Sono tutti elementi che abbiamo portato avanti e sono un orgoglio per noi, come il bando per i nuovi cittadini e i contributi erogati alle famiglie disagiate nei momenti di emergenza. Abbiamo garantito sostegno a tutte le persone in difficoltà. Infine, ‘Novi è a portata di mano’, grazie a un’amministrazione semplice, orientata alla partecipazione dei cittadini che portano le loro idee al sindaco stesso e vengono ascoltati, come è già successo in questi anni".

Il vostro obiettivo?

"Superare vecchi schemi in quanto vogliamo coinvolgere i giovani con i nuovi linguaggi, avvicinandoli alla politica. I colori e le connotazioni allontanano l’interesse delle nuove generazioni che così non si avvicinano al bene comune. Noi ci poniamo come gruppo che vuole accoglierli, ascoltarli e condividere i loro obiettivi. In questa direzione mi sono sempre posto come un sindaco che non ha esercitato un potere fine a se stesso ma per e con i cittadini".

Alleanza con il centro sinistra: perchè è fallita?

"C’è stato un momento di confronto e dialogo e i rapporti sono decisamente più distesi. Tuttavia, non si è arrivati ad una quadra, visto il diverso approccio al modo di fare politica: un partito con impostazione gerarchica fatica a comprendere la volontà di rendere protagonisti i cittadini. Sono già partiti gruppi di lavoro con i cittadini, per fare un programma comune".

Maria Silvia Cabri