VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Novi Sad, Comune nel mirino: "Approccio troppo burocratico. Trascurato il business della droga"

Continua la polemica politica dopo la vicenda dell’aggressione con un coccio di bottiglia . Bertoldi: "Camporota trovi soluzioni". La prof Modena: "Triangolo del degrado tra stazione e Giardini".

Il punto del parco Novi Sad dove è avvenuta l’aggressione con un coccio di bottiglia Probabile regolamento di conti tra pusher

Il punto del parco Novi Sad dove è avvenuta l’aggressione con un coccio di bottiglia Probabile regolamento di conti tra pusher

Resta incandescente la polemica politica sulla situazione ‘Novi Sad’, a seguito dell’ennesimo accoltellamento tra cittadini stranieri, probabilmente legato a questioni di spaccio. Giovanni Bertoldi – consigliere Comunale e capogruppo Lega – attacca l’assessora Camporota, sostenendo come l’impegno della stessa sia più "centrato sulla comprensione e giustificazione di coloro che delinquono, che sulla ricerca di soluzioni per fermare un’escalation criminale che sta profondamente modificando le abitudini di vita dei modenesi".

Modena "sta vivendo una vera e propria emergenza criminale e l’assessorato alla sicurezza del Comune sembra più interessato a studiare il fenomeno dal punto di vista sociale che a costruire soluzioni vere. Un approccio che vediamo molto burocratico, ma che manca della dovuta incisività. Bene il Prefetto che ha deciso di intensificare il cordone di sicurezza attorno al Novi Sad", afferma Bertoldi. Che non ‘risparmia’ neppure Antonella Bernardo: "Oggi strilla sul tema sicurezza e organizza cortei, ma quando era in veste di presidente del Quartiere 1 minimizzava gli allarmi e le preoccupazioni della Lega sul tema, in linea con il suo schieramento politico di appartenenza".

Bernardo, residente della zona, coordinatrice del controllo di vicinato di ‘Oltre Le Mura’ ha annunciato un corteo per il prossimo 22 febbraio, con partenza dal Parco Novi Sad e che si snoderà per le strade cittadine fino ad arrivare in prefettura e, successivamente, in piazza Grande.

Sul ‘triangolo’ Novi Sad, stazione, giardini pubblici insorge anche Maria Grazia Modena, capogruppo della Lista Civica Modena x Modena: "Le autorità comunali prudenti invocano il leitmotive del disagio sociale, altra, statale, un po’ più concreta si azzarda a parlare di "zona rossa", ma nessuno osa mettere il dito nella piaga cresciuta a dismisura in questi anni che ha reso impraticabile un perimetro cittadino che comprende stazione/viale Crispi, Novi Sad e Giardini pubblici. Ciò che infesta il triangolo Stazione-Novi Sad-Giardini pubblici, dovuto al grave errore, che è sotto gli occhi di tutti, di aver lasciato crescere e incancrenire nel tempo qualcosa di molto più malefico e pericoloso: lo spaccio (il business) della droga, che è un reato da codice penale".

Il business, i soldi, prosegue Modena, "sono la vera causa che attira in quei luoghi un coacervo di disperati, tossicodipendenti, prostitute, senzatetto. Tolto quel bubbone - rimarca - sono certa che la corte dei miracoli, che ora staziona stabilmente in quelle zone, sparirà come d’incanto".