GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Nuova giunta regionale: impatti sugli equilibri del Pd modenese

La composizione della giunta de Pascale potrebbe segnare un superamento delle correnti nel Pd modenese.

Il segretario provinciale Stefano Vaccari

Il segretario provinciale Stefano Vaccari

Cosa sposta la nuova giunta regionale negli equilibri del Pd modenese? Intanto i tempi: a meno che non si decida, come a volte in passato è capitato, di convocarla durante le vacanze di Natale, la direzione provinciale che deve definire la road map verso il congresso (in teoria in programma a febbraio) non è stata ancora fissata. Si aspetta evidentemente il completamento del quadro degli incarichi regionali, tra vicepresidenza e commissioni, così da stabilire chi ha vinto e chi ha perso.

Baruffi è in giunta sia per il patto Stefano Bonaccini-Michele de Pascale, ma soprattutto per un accordo Bonaccini-Elly Schlein: l’ex sottosegretario lavora in tandem con Igor Taruffi. Ai due spetta il compito assicurare l’intesa tra i due vertici del Pd a tutti i livelli e in tutte i territori. Baruffi come braccio destro di Bonaccini e responsabile Enti locali nella segreteria nazionale, Taruffi come scudiero di Schlein e responsabile dell’organizzazione del Pd. È in questo patto che i due si sono divisi le responsabilità: Taruffi è uscito dalla giunta regionale per andare a lavorare a Roma a tempo pieno, mentre Baruffi viene confermato in giunta a garanzia di questa sinergia.

Ora, l’ingresso di Baruffi nella squadra di de Pascale ha rafforzato la cordata che fa capo a Bonaccini-Vaccari-Sabattini. Occorre capire in queste ore se e cosa avrà in cambio l’altra metà del cielo, vale a dire Gian Carlo Muzzarelli e Maria Costi. Per Costi si parla di un incarico nell’ufficio di Presidenza: il più importante di quelli disponibili è la vicepresidenza, anche se nell’organo sono previsti anche i ruoli di questori e segretari. Per Sabattini e Muzzarelli sono confermate le indiscrezioni sulla possibilità di ottenere la presidenza di una delle commissioni.

In chiave segreteria provinciale, la sfida che apparentemente sembrerebbe profilarsi è dunque tra Massimo Paradisi (sostenuto appunto da Vaccari, Sabattini, Bonaccini) e Palma Costi (spinta invece da Muzzarelli e Maria Costi). E tuttavia, il convincimento che cresce nel partito a Modena è che la composizione della giunta de Pascale abbia lanciato un messaggio implicito: è ora di andare oltre le correnti.

"Non che non sia stato usato comunque il bilancino eh – è il ragionamento – ma meno del solito e con il coraggio di scontentare in molti pur di perseguire le proprie convinzioni". Diversi circoli e personalità storiche del partito invitano a cogliere quindi le modalità trasversali della costruzione della giunta regionale per superare i soliti schemi. Individuando un amministratore o ex amministratore non etichettabile, in grado di unire davvero tutto il Pd. Sia Palma Costi che Massimo Paradisi quindi sarebbero fuori gioco perché percepiti come espressione delle rispettive ‘fazioni’ e dunque divisivi. Ma chi potrebbe incarnare questa figura mitologica di segretario o segretaria al di sopra delle parti? "L’importante è trovare il criterio e il metodo, il nome verrà dopo. Abbiamo capito che i vertici del partito modenese non hanno nessuna fretta di accelerare sul congresso…", sogghigna chi ne ha viste tante.