Nuova sfida tra i ghiacci: 450 km trainato da husky

Il musher di Frassinoro Fontana ritenterà la difficile competizione in Norvegia: "Mi alleno sui nostri crinali. In programma anche una gara oltre il circolo artico"

Migration

L’ultima competizione in Norvegia, a febbraio di quest’anno, è finita con il ritiro. Una decisione presa per amore dei suoi siberian husky: 2 su 8 sono rimasti bloccati a causa di un infortunio muscolare a metà della Femundløpet. Oggi, a qualche settimana dall’inizio della sua nuova stagione agonistica, il musher di Frassinoro Luca Fontana è pronto a rimettersi in gioco e, soprattutto, a ricominciare dalla corsa di Roros, che insieme alla Finnmarkslopet è la gara di lunga distanza più rinomata d’Europa. "Ci riproviamo con la Femundløpet, ancora sui 450 km", ci racconta. "La partenza per la Scandinavia è fissata per il 9 gennaio, ma i nostri allenamenti sono già cominciati qui in appennino". "Lo schema è sempre lo stesso: allenarsi quando è possibile, nel tempo che riesco a sottrarre a lavoro e a vita privata. Se i 1.500 km di allenamento della passata stagione riesco a raddoppiarli, posso sentirmi soddisfatto e scommettere su una migliore performance mia e dei miei cani". Da Piandelagotti a Civago, nel Reggiano, e da lì a Casone di Profecchia, scavallando il crinale verso Lucca. "Per tutto dicembre sarà così, poi il resto della preparazione avverrà direttamente in Norvegia".

La squadra, nel frattempo, è aumentata e si è rafforzata. "Ad agosto la nostra famiglia si è allargata con due cuccioli di razza alaskan husky che sono andato a prendere a Oslo da Robert Sørlie, una celebrità nel mondo dei musher e dei cani da slitta. Da lui ho ricevuto preziosi consigli per i miei allenamenti".

E da aprile è nata anche la nuova società sportiva. "Era il passo obbligato che insieme al mio compagno di avventura, Anselmo Cagnati, mi ero prefissato. Ci chiamiamo Long Distance Buddies e siamo affiliati a Csi e Coni". Vinta la sfida (molto psicologica) della Femundløpet, se budget e stimoli lo consentiranno ci sarà un nuovo banco di prova per Luca Fontana e i suoi sodali a quattro zampe. "L’idea c’è ed è in una fase di elaborazione piuttosto avanzata", scherza il musher. "Vorrei partecipare alla Bergebylopet N70 da 250 km. È l’unica gara di cani da slitta al mondo a svolgersi interamente a nord del 70esimo parallelo, oltre il circolo polare artico". Slo, Sibert, Ruby, Little, Nevada, Lumbees, Viking, Loki, Stark, Ronin, Halo, Jago, Tjicco, Whity, inclusi i due novizi di alaskan, Rocket e Gamora, sono pronti. Per meritarsi questi nomi "di battaglia", molti dei quali evocativi dei supereroi di cellulosa della Marvel, si stanno preparando duramente. "Fantasticare sulle mie gare non costa niente e ha un effetto esorcizzante. Conterà però solo una cosa nella mia testa quando sarà il momento di osare: che si arrivi all’appuntamento in condizioni ottimali. A prescindere da ogni risultato sono già i miei eroi".

Generoso Verrusio