
Il professor Fabbri
Modena, 12 marzo 2025 – Manca ancora forse un mese alla apertura dei blocchi di partenza, che sarà fissata dal Decano, per decidere chi succederà al professor Carlo Adolfo Porro come rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia per il sessennio 2025-2031. Ma, intanto, è di questi giorni lo scioglimento della riserva – che si era preso nei mesi scorsi dopo le sollecitazioni giungetegli da alcuni autorevoli colleghi – da parte del professor Tommaso Fabbri (nella foto).
"Nell’approssimarsi delle scadenze formali – ha scritto riservatamente ai colleghi di Ateneo Fabbri cui ha recapitato una mail – indicate nel Regolamento Elettorale di Ateneo, vi scrivo per comunicare a tutte e tutti la decisione di candidarmi alla carica di Rettore". La notizia era attesa, ma l’ufficializzazione ha reinfiammato la corsa.
Docente di Organizzazione Aziendale e allievo di Luigi Golzio, che è stato tra i ’padri nobili’ della facoltà di Economia, attualmente è direttore per un secondo mandato del Dipartimento di Economia Marco Biagi (DEMB) e fa parte della Fondazione Marco Biagi, di cui è coordinatore dell’Osservatorio permanente sul Performance Management.
La sua discesa in campo era nell’aria da tempo e si va ad aggiungere ai pronunciamenti di candidatura già resi noti dal professor Alessandro Capra, docente di Geomatica del Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari", di cui è stato al lungo direttore, dalla collega professoressa Rita Cucchiara, docente di Informatica e una delle massime esperte di Intelligenza Artificiale.
Ad essi potrebbe presto aggiungersi una quarta candidatura ed è quella della professoressa Giovanna Galli, direttore del Dipartimento di Comunicazione ed Economia della sede d’Ateneo di Reggio Emilia. Dovrebbero, quindi, essere quatto – salvo sorprese dell’ultima ora, ma ormai improbabili – gli aspiranti alla successione al vertice di una delle università più antiche d’Italia e del mondo, che quest’anno celebra gli 850 anni dalla sua istituzione.
La presenza di quattro candidature rende la corsa molto incerta sul risultato del voto che esprimeranno in giugno – presumibilmente – gli oltre 1.600 elettori che compongono il corpo elettorale accademico, di cui fanno parte tutti i professori ordinari e i professori associati, oltre ai rappresentanti dei ricercatori, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti presenti negli organi di dipartimento.
L’ampliamento del corpo elettorale ha fatto sì che la corsa dei candidati nei fatti sia partita con largo anticipo, già nell’autunno scorso, rispetto alla ufficializzazione della convocazione della campagna rettorale e delle scadenze che dovranno essere rispettate. Chiunque verrà eletto, comunque, entrerà in carica solo dal 1° novembre 2025.