Modena, occupazione dell’ex cinema Cavour. In 26 a processo

Citazione diretta a giudizio della procura a seguito dell’occupazione

L’occupazione dell’ex cinema Cavour avvenuta il 3 dicembre del 2017

L’occupazione dell’ex cinema Cavour avvenuta il 3 dicembre del 2017

Modena, 4 aprile 2019 - Sono ventisei gli imputati che andranno a processo, con udienza in calendario il tre ottobre di quest’anno, per l’occupazione dell’ex cinema Cavour, avvenuta la sera del 3 dicembre del 2017.

La procura ha infatti notificato nei giorni scorsi il decreto di citazione diretta a giudizio, firmato direttamente dal procuratore capo Lucia Musti e dal pubblico ministero Giuseppe Amara (sostituto), dove, oltre alla violazione del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), si contestano, a vario titolo, l’invasione di terreni o edifici (articolo 633) e la resistenza a pubblico ufficiale (articolo 337) aggravata.

I destinatari dell’atto sono quasi tutti giovani esponenti al collettivo ‘Guernica’, alcuni di essi già coinvolti in precedenti filoni giudiziari sempre nati da occupazioni di immobili, ma risulta anche un esponente della Cgil, Paolo Brini, componente della direzione nazionale della Fiom, che in fase di indagini preliminari aveva pubblicamente sottolineato di essere finito nel registro, definendo la notizia come una testimonianza di «ferocia repressiva verso gli antifascisti. Io ho partecipato al corteo, quel giorno, ma non materialmente all’occupazione. Ancora una volta repressione e intimidazione». Tra i ventisei, che hanno nominato avvocati di fiducia, anche Lorenzo Canti, 24enne condannato a tre anni e mezzo lo scorso anno per l’aggressione ai danni di un carabiniere a Piacenza, durante un corteo contro l’apertura di una sede di Casa Pound. Quindici degli imputati sono accusati dalla procura di essere stati i promotori, appunto il 3 dicembre del 2017, di una riunione pubblica sfociata in un corteo lungo le vie del centro storico senza darne preventivo avviso al questore.

Tutti e ventisei andranno a processo perché in concorso tra loro, con altri soggetti non identificati dagli inquirenti, ed insieme ad una minorenne nei cui confronti si procede separatamente, dopo aver partecipato alla manifestazione non autorizzata avrebbero invaso l’immobile, di prorpietà della chiesa di ‘Santa Maria degli Angeli’, dettaa ‘del Paradisino’ (affidato in comodato alla fondazione ‘Auxilium’), e in passato sede del cinema Cavour, al fine di occuparlo. Fatto aggravato perché commesso da più di dieci persone, un centinaio, nello specifico, secondo l’esito delle indagini della polizia di Stato coordinate dalla magistratura.

Vengono infine contestati, ad alcuni dei giovani coinvolti nell’indagine sull’ex Cavour, due episodi di resistenza a pubblico ufficiale per essersi opposti all’intervento della polizia di Stato giunta sul posto per impedire che l’ex cinema venisse occupato. Il tre ottobre, dunque, si comincerà ad entrare nel merito, davanti ad un giudice.