Odori e fumo vicino alla scuola "Diteci cosa esce da quei camini"

Segnalazione ad Arpae degli attivisti Piccinini e D’Eugenio che riguarda un’area della Cpc alla Sacca

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"Abbiamo chiesto – spiegano i cittadini Sabina Piccinini, consigliere comunale di San Cesario e Nino D’Eugenio – tramite lettera al sindaco , ad Arpae della Regione e all’Ausl, cosa esce dai 40 camini di una azienda nota e in via di ampliamento alla Sacca. La struttura è vicina dieci passi a una scuola in Strada Sant’Anna alla Sacca e ci dicono che lì intorno si sentono anche strani odori". Questa appena riassunta dai promotori è l’azione compiuta lunedì scorso da ’Modna Ad pol fer’, un gruppo di cittadini che chiede i dati dell’aria intorno a un luogo frequentato ogni giorno da bambini. L’azienda in questione è ’Cpc group’ che da oltre 50 anni si distingue nel settore delle lavorazioni meccaniche in settori quali il racing, automotive, industrial e aeronautica e il suo amministratore Franco Iorio risponde a stretto giro al Carlino. "Io sono aperto alle visite di tutti - spiega l’imprenditore - anche perché ho mostrato alle associazioni del quartiere Sacca come lavoriamo qui dentro e cosa emettiamo nell’aria. Queste persone che ora chiedono i dati, come hanno spiegato a voi giornalisti, mi pare ignorino tutto ciò. Quei 40 camini sono infatti degli scambiatori di aria condizionata al freddo d’estate e al caldo d’inverno". Iorio entra nei particolari: "Nell’atmosfera noi emettiamo infatti solo aria ‘usata’, per la precisione il 30% del totale utilizzato all’interno visto che il resto si ripulisce tramite un sofisticato ricircolo. Grazie a ciò risparmiamo e i nostri emettitori in atmosfera esterna, in ogni caso, sono dotati di strumentazione di controllo e ogni sei mesi si effettuano analisi. La puzza? Ma noi non c’entriamo, io non ho nulla da nascondere". Siamo stati in Strada Sant’Anna 103, davanti alla scuola primaria ’Anna Frank’ dal cui giardino si vede un’area della Cpc con alcuni camini nuovi di zecca. Qui si sono dati appuntamento gli aderenti di ’Modna Ad pol fer’. "La nostra lettera – spiega Nino D’Eugenio - è una sorta di chiesta accesso agli atti e l’abbiamo mandata lunedì scorso dopo avere visto che i pediatri di Modena in bicicletta hanno girato per sensibilizzare i cittadini. Loro erano preoccupati sull’inquinamento sui bambini e noi chiediamo a maggior ragione di controllare poiché il corpo umano, già quando è ancora un feto, assorbe le sostanze inquinanti e tutto ciò se lo porta poi dietro per l’intera esistenza. Chiediamo per estrema precauzione". Conclude la sua collega Piccinini: "Ci hanno molto colpito i medici in bicicletta domenica scorsa e crediamo sia un diritto di tutti essere tranquillizzati su quel che emette una fabbrica importante e in via di allargamento come questa. C’è preoccupazione per la scuola vicinissima anche perché genitori e residenti ci dicono che sentono una puzza chimica disgustosa. Controlliamo per favore che non ci siano sostanze cancerogene o comunque dannose nell’aria". Stefano Luppi