GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Oggi il Piano Seta. Ipotesi ripristino delle corse tagliate

Riunione tra i sindaci e il cda dell’azienda di trasporto "Non pensate solo ai conti, ma alla qualità del servizio" .

Riunione tra i sindaci e il cda dell’azienda di trasporto "Non pensate solo ai conti, ma alla qualità del servizio" .

Riunione tra i sindaci e il cda dell’azienda di trasporto "Non pensate solo ai conti, ma alla qualità del servizio" .

Piano di rilancio Seta top secret, ma l’unico intervento che trapela è che potrebbero essere ripristinate le corse saltate nel 2024. L’interrogativo, tuttavia, è: rispetto a quale data? Perché un conto sarebbe tornare alle corse del 2023, che erano già state tagliate, un altro è per esempio il 2022.

Ieri il sindaco Massimo Mezzetti e l’assessore Paolo Zanca hanno avuto un incontro interlocutorio con i sindacati anticipando le richieste che verranno avanzate al cda di Seta nella fatidica riunione di oggi, quando sarà svelato agli azionisti pubblici il piano di rilancio. Il primo cittadino ribadirà all’amministratore delegato Riccardo Roat la necessità di non ridurre la manovra esclusivamente al risanamento dei conti con l’obiettivo di costituire una holding unica regionale verosimilmente sotto la guida Tper: le famiglie chiedono un servizio efficiente, sono stanche delle corse saltate e sfilacciate, dei bus affollati. Inutile, è il ragionamento, confluire tutti in un unico mega-contenitore se questo vuol dire sacrificare la qualità del servizio sui territori.

In terza battuta terranno banco nei prossimi mesi le riflessioni sulle gare per il trasporto pubblico nel 2026 su cui l’ad di Seta spinge molto: cresce però all’interno dei Comuni e tra una componente del fronte sindacale l’idea di valutare anche la gestione in house, sul modello Parma: diversi Comuni italiani si stanno orientando in questo senso.

Intanto sull’incontro di oggi tra i sindaci e Seta interviene Modena volta pagina: "Oggi, con la presentazione di Seta al sindaco del misterioso piano per il rilancio del disastroso trasporto pubblico, finisce la grande commedia organizzata dalla Regione ed interpretata da Seta stessa. Qualcuno, infatti, ha voluto farci credere che il nuovo piano per intervenire sul derelitto servizio di autobus urbani ed extraurbani modenesi sia stato varato dal Consiglio di amministrazione della società senza che i soci, Comune compreso, lo conoscessero. Roba da non credere: i soci di un’azienda pubblica all’oscuro di ciò che decide la loro azienda! Perché accadrebbe? Perché Seta, stando alle dichiarazioni ufficiali, ha coperto il piano con una ’clausola di riservatezza’ che impone ai componenti del Consiglio di amministrazione di non divulgarlo. Al riguardo il sindacato Cisl ha parlato di "grave e pesante bavaglio ai sindaci".

Mvp teme "che questa apparente assurdità ci sia stata propinata per non ’pagare il dazio’ di un piano che non risolve i gravi problemi attuai e del quale gli enti locali preferiscono non assumersi la responsabilità, visto che è stato gestito dall’assessorato regionale ai trasporti". La Regione, infatti, continua Mvp, "non solo finanzia Seta ma, presto, la ingloberà nella propria società regionale Tper, così nemmeno dovrà più confrontarsi coi Comuni per decidere che fare. Una messa in scena che serve a Seta per procedere all’attuazione del piano voluto dalla Regione, lasciando al Comune la facoltà di criticarne alcuni aspetti pur senza contare nulla".

Gianpaolo Annese