Nasce l'Olimpo dei grandi chef

Cambiano le regole dei 50 migliori ristoranti al mondo: mai più in gara i campioni del passato. Bottura e gli altri stellati entrano nell’élite globale della cucina

Massimo Bottura

Massimo Bottura

Modena, 17 gennaio 2019 - Nasce l’Olimpo dei grandi chef. Quindi mai più sul podio del «The World’s 50 Best Restaurants». Da quest’anno infatti non potranno più esser votati i ristoranti che hanno già raggiunto il vertice della classifica. Esce così dalla gara Massimo Bottura, chef e proprietario dell’Osteria Francescana di Modena, attuale numero uno della classifica mondiale. Lui e gli altri campionissimi dei ristoranti da primato, come ad esempio, solo per citarne alcuni, Ferran Adrià dello spagnolo El Bulli, oppure il danese René Redzepi proprietario del Noma di Copenaghen e Heston Blumenthal dell’inglese Fat Duck, da giugno accederanno a un programma a loro riservato, «Best of the Best», parallelo all’elenco dei 50 migliori ristoranti e pertanto non compariranno più nella classifica annuale.

«Noi del team dell’Osteria Francescana – commenta Massimo Bottura, chef e proprietario del ristorante modenese – siamo onorati per il nuovo ruolo nella comunità dei 50 Best. Nessuno di noi ha iniziato questo lavoro o se n’è innamorato solo per il gusto di vincere premi. Ma è stato proprio vivendo il nostro sogno e vedendolo riconosciuto dai The World's 50 Best Restaurant  che abbiamo trovato un’incredibile comunità di chef e ristoratori con cui condividere la nostra stessa passione. Per noi – spiega Bottura – è stato un grande onore, che ora appartiene alla prossima generazione di talenti. Speriamo di poter contribuire al dialogo e al cambiamento positivo che costruiremo assieme in tutto il mondo».

Ma il criterio di ammissibilità al voto non è l’unica novità degli ambitissimi premi di The World’s 50 di San Pellegrino & Acqua Panna. 50 Best adotterà una politica di parità di genere in tutte le proprie attività: l’Academy, la giuria di circa mille esperti internazionali, sarà al 50% femminile, grazie alla presenza di oltre 500 donne fra esperte, chef, scrittrici gastronomiche e buongustaie.