GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Oltre le disabilità: "Dai parchi alle piazze, eliminiamo le barriere per una città migliore"

Marciapiedi stretti, pedane mancanti e criticità "da risolvere". Tremazzi (Anffas): "Serve attenzione anche ai più piccoli dettagli. La figura del disability manager? Dovrà avere un ruolo cruciale"

Oltre le disabilità: "Dai parchi alle piazze, eliminiamo le barriere per una città migliore"

Marciapiedi stretti, pedane mancanti e criticità "da risolvere". Tremazzi (Anffas): "Serve attenzione anche ai più piccoli dettagli. La figura del disability manager? Dovrà avere un ruolo cruciale".

Modena, 12 agosto 2024 – Oltre ogni tipo di barriera. Oltre ogni tipo di ostacolo. Affinché la strada del futuro sia sempre meno tortuosa e, conseguentemente, sempre più percorribile. Perché se "la questione delle barriere architettoniche si presenta come un tema molto ampio – conferma il presidente di Anffas Modena aps, Guido Tremazzi – è sempre più necessario mantenere alta l’attenzione anche sui più piccoli dettagli, che possono davvero fare la differenza".

"Negli ultimi anni a Modena, bisogna riconoscerlo, è stato fatto un buon lavoro, ma rimane comunque sempre qualcosa da fare e da migliorare. Ricordiamoci che non esiste solo la disabilità dalla nascita – continua Tremazzi –: pensiamo ad esempio alle persone anziane che con l’avanzare dell’età perdono sempre più ‘agilità’ nei movimenti. Tutti hanno il diritto di potersi muovere in città e poter così godere di spazi alla portata di tutti".

Non sempre però questo riesce ad accadere. "In piazza Mazzini, ad esempio, la presenza di uno scalino tra la strada e la piazza mette in difficoltà molte persone che si muovono in sedia a rotelle. Una pedana potrebbe dunque aiutare a ridurre questa criticità – spiega –. Così come sui mezzi pubblici, dove la pedana per l’appunto non è sempre presente e la sua assenza può creare più di un disagio. Ma non è finita qui: attenzione ai marciapiedi di molte zone della città, come nel quartiere musicisti, spesso troppo stretti tanto da non permettere il passaggio delle sedie a rotelle, soprattutto di quelle elettriche, ben più larghe di quelle manuali. Inoltre, quando i marciapiedi sono troppo alti, se si è da soli diventa impossibile salirci: se gli accessi come spesso notiamo sono troppo distanti tra loro, bisogna infatti tornare indietro e allungare il giro: criticità da risolvere…".

Con il sole battente e le calde giornate d’agosto, inoltre, non manca poi un’analisi anche riguardante le attività estive di cui possono godere coloro che rimangono in città. Attività che, però, devono rimanere accessibili a tutti. "Parchi e piscine? Sappiamo che l’attenzione è alta, soprattutto quando riqualificano le zone verdi, ma esistono esempi virtuosi che sarebbe bene replicare in più zone della città.

Come l’altalena per bambini disabili che permette di salire sulla giostra con la carrozzina: bisognerebbe investire di più su questi strumenti – consiglia Tremazzi – Riguardo le piscine, il buon cuore dei bagnini consente di poter usufruire a tutti di quegli spazi e superare le barriere, ma non sempre è presente il sollevatore per entrare in acqua". Anche per questo motivo, "la figura del disability manager (che verrà nominata dal sindaco, ndr) è molto interessante perché può rappresentare un tramite tra le nostre esigenze e il Comune.

Ma deve avere una grande rilevanza, un ruolo cruciale all’interno della macchina amministrativa – conclude –. A questa giunta, insediatasi da poco, oltre che augurare un buon lavoro, facciamo un appello: che ci sia sempre un forte coinvolgimento. Ci sono tante tecnologie e strumenti che possono aiutarci oggi a superare ogni tipo di ostacolo: se le valutiamo insieme, se ci confrontiamo e facciamo rete, tutto si può compiere".